CIIE Shanghai: Fondazione Italia Cina, Camera Commercio Italo Cinese e Aice
guidano importante presenza espositori italiani

04-11-2019 10:11 -

GD - Shanghai, 4 nov. 19 – Al via a Shanghai la seconda China International Import Expo CIIE, presente anche il ministro degli Esterie, Luigi Di Maio. Anche in questa edizione della fiera cinese, la Fondazione Italia Cina farà la sua parte accompagnando con Aice e Camera di Commercio Italo Cinese ben 90 aziende da tutta Italia. Una trentina quelle provenienti dalla Puglia, che parteciperanno nell’ambito di uno spazio espositivo organizzato dalla Regione.
Si tratta della maggior presenza commerciale italiana a Shanghai: uno sforzo che si affianca a quello dell’ICE, presente con un padiglione istituzionale in rappresentanza del nostro Paese, uno degli ospiti d’onore di questa edizione. All’appuntamento di quest’anno sono attesi 64 Paesi partecipanti, le cui produzioni saranno in mostra nei padiglioni nazionali distribuiti su un’area espositiva di 360 mila metri quadrati. Oltre 500 mila i buyers e visitatori che vi prenderanno parte, insieme a ospiti e rappresentanti da oltre 170 Paesi.
Dal 5 al 10 novembre si riapriranno le porte del National Exhibition and Convention Center di Shanghai, che darà spazio alle migliori produzioni provenienti dall’estero. La CIIE è la prima fiera in Cina dedicata esclusivamente all’importazione di prodotti e servizi, che incentiva la presenza di espositori stranieri. Come previsto dal nuovo corso della politica economica nazionale, la Cina sta puntando sulla crescita dei consumi interni e l’importazione di prodotti di alta qualità rappresenta un fattore strategico.
Il valore della CIIE è testimoniato anche dai numeri della passata edizione: nel 2018 hanno partecipato 150 Paesi e 3617 espositori, con la possibilità di presentare i loro prodotti e servizi a 600 mila operatori, tra i quali 400 mila buyer domestici e oltre 6000 esteri. Le intese siglate per l’acquisto di beni e servizi hanno totalizzato un valore di 57,83 miliardi di dollari: secondo quanto annunciato da Xi Jinping nel suo discorso di apertura l’anno scorso, nei prossimi quindici anni le autorità cinesi prevedono di importare beni per 30 mila miliardi di dollari e servizi per 10 mila miliardi di dollari.
“La prima edizione era una novità, dalla seconda ci aspettiamo una conferma", ha dichiarato Vincenzo Petrone, direttore generale della Fondazione Italia Cina, "questa iniziativa ha rappresentato una grande opportunità per le imprese italiane partecipanti, soprattutto le PMI che hanno avuto la possibilità di un contatto con il mercato cinese anche senza avere un’esperienza già strutturata nel Paese. Anche in questa edizione saremo protagonisti, coordinando la più importante presenza di espositori italiani all’Expo: novanta imprese attive in diversi settori presenteranno prodotti e servizi di eccellenza del nostro Paese. La partecipazione commerciale e istituzionale italiana conferma l’importante sforzo di sistema essenziale per schiodare l’export italiano, stagnante nei primi sei mesi del 2019. Per questo motivo, oltre a quella dell’ICE, la nostra Fondazione supporta l’importante attività promozionale che realizzeranno la Cassa Depositi e Prestiti e le sue controllate Sace e Simest a supporto delle imprese partecipanti”, ha concluso il direttore Petrone.
La fiera è strutturata in diversi padiglioni settoriali: prodotti (Consumer Electronics&Appliances, Apparel, Accessories & Consumer Goods, High-End Intelligent Equipment, Food & Agricultural products, Medical equipment & Healthcare products, Quality life/Luxury products) e servizi (Tourism, Financial Services, Culture & Education, Logistics). Le imprese che parteciperanno all’edizione di quest’anno con Fondazione Italia Cina, Camera di Commercio Italo Cinese e Aice provengono dai settori Food & Agricultural products, High-End Intelligent Equipment, Medical Equipment, Logistics e Quality Life.


Fonte: Redazione