Turchia: continua la telenovela dell'incontro dell'ambasciatore con gli studenti universitari romani

22-10-2019 10:35 -

GD - Roma, 22 ott. 19 - La vicenda dell'incontro tra gli studenti universitari romani e l'amb. Murat Salim Esenli, diplomatico della Turchia a Roma, diventa una telenovela che purtroppo testimonia la diffusa incapacità di consentire agli altri di esprimere le proprie opinioni, a prescindere dal condividerle o meno.
Vale al pena riepilogare la questione sempre più complessa.
Nell'ambito del fitto programma del X Festival della Diplomazia, in corso a Roma con oltre un'ottantina di eventi, da tempo era schedulato per la mattina di venerdì 25 ottobre, al Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università RomaTre, un incontro tra l'ambasciatore di Ankara e gli studenti per un confronto aperto sulla realtà geopolitica in atto nello scacchiere turco-siriano. Ma è gradualmente montata una protesta per contrastare il diritto di parola del diplomatico, concretizzatasi con una lettera aperta firmata da dipendenti e docenti. Fin al punto che l'ateneo ha "democraticamente" deciso di non ospitare più l'evento e di non consentire all'ambasciatore turco di esprimersi.
Si era poi prospettata e quasi concretizzata la possibilità che con gli stessi orario e data l'incontro si trasferisse alla Link Campus University, che già ospita altri interessanti eventi del Festival della Diplomazia. Mancava solo l'assenso dell'amb. Esenli, in questi giorni in Turchia.
Ma all'ateneo presieduto dall'ex ministro Vincenzo Scotti, ci si è poi resi conto che una possibile levata di scudi da parte di qualche frangia politica in seno allo stesso Campus sarebbe malauguratamente andata a sovrapporsi con una non già positiva presenza mediatica della stessa università per altre vicende politiche, anche di respiro internazionale. Insomma, troppi fari puntati: meglio evitare! «Avremmo auspicato che, nella tragedia curda, ci fossero notizie che rendessero possibile contribuire ad un dialogo. Ciò non è avvenuto e per questo non abbiamo aderito alla richiesta», come si legge in una nota della Link Campus University.
La conclusione non è ancora scritta e non si sa se l'amb. Murat Salim Esenli potrà (e a questo punto vorrà) confrontarsi con gli studenti universitari capitolini per esprimere l'opinione del suo Paese sulle vicende al confine siriano. Perchè, fino a prova contraria, la conoscenza e le opinioni si realizzano sentendo tutte le parti in causa, non precludendo loro il diritto di parola.
A tale proposito e per completezza dell'informazione, va detto che proprio nei giorni scorsi lo stesso ambasciatore turco aveva esibito alla stampa una dettagliata documentazione fotografica molto eloquente che dimostrava come numerose immagini accreditate dai circuiti internazionali e dai social come vicende attinenti al conflitto in atto e imputabili alle forze militari di Ankara (scade proprio oggi la tregua di cinque giorni), fossero in realtà riconducibili ad altri passati eventi (ad esempio terremoti) e scenari che, quindi, non erano da mettere in relazione con lo scontro in atto tra Turchia, Pkk e Siria.


Fonte: Redazione