Dazi, la black list definitiva in Gazzetta USA, i prodotti Made in Italy colpiti

10-10-2019 20:10 -

GD - Roma, 10 ott. 19 - È stata pubblicata sul Federal Register, la “Gazzetta ufficiale” del Governo americano, la black list definitiva dei prodotti europei che a partire dalla mezzanotte e un minuto del 18 ottobre saranno colpiti dai dazi di Trump, per un valore di 7,5 miliardi di dollari. A renderlo noto è la Coldiretti dopo l'ufficializzazione delle misure decise dalla Rappresentanza USA per il commercio (Ustr) nell'ambito della disputa nel settore aereonautico che coinvolge l'americana Boeing e l'europea Airbus.
Nel provvedimento dell'Ustr pubblicato sul Federal Register (vol.84 N.196) si specifica che i dazi saranno applicati a tutti i beni immessi sul mercato americano a partire dalle ore 00.01 (eastern time) del 18 ottobre prossimo e non saranno pertanto considerate escluse le merci già spedite o in transito entro tale termine.
L'amministrazione Trump ha minacciato di avvalersi della cosiddetta regola del “carosello” (carousel retaliation), che le consentirebbe di modificare periodicamente la lista dei dazi e la percentuale: dopo i primi 120 giorni e successivamente ogni 180 giorni, aumentando il grado di incertezza per gli Stati UE. All'impatto dei dazi USA e alle necessarie misure di compensazione in sede europea sarà dedicato un focus domani, venerdì 11 ottobre, al Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione di The European House – Ambrosetti, a Villa d'Este a Cernobbio, con una esposizione ad hoc su “La tavola degli americani dopo i dazi”.
Sono colpiti dagli aumenti tariffari del 25% le esportazioni agroalimentari Made in Italy negli Stati Uniti per un valore di circa mezzo miliardo di euro con la presenza nella black list prodotti come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola e altri prodotti lattiero caseari, ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori come amari e limoncello.
Sono salvi gli elementi base della dieta mediterranea come olio extravergine di oliva, conserve di pomodoro, pasta e vino, ma anche mozzarella di bufala campana e prosciutti di Parma e di San Daniele.
Oltre all'agroalimentare italiano, i dazi USA non risparmiano i prodotti degli altri Paesi europei, con misure differenziate che testimoniano la volontà degli USA di dividere l'Europa. Nel caso della Francia, il dazio va a colpire principalmente il settore dei vini fermi e dei formaggi; per la Spagna sono coinvolti soprattutto l'olio di oliva e i vini; per la Germania sono colpiti dai dazi gli alcolici, come per l'Irlanda che si vede applicati superdazi su carni suine e liquori come il whisky.
“La pubblicazione della black list sul registro federale USA rende più urgente l'attivazione di forme di sostegno ai settori più duramente colpiti come richiesto per prima dalla Coldiretti ed ora condiviso a livello nazionale e comunitario”, ha affermato Ettore Prandini, presidente della Coldiretti.
Da parte Teresa Bellanova, ministro delle Politiche Agricole, ha detto che “è urgente una risposta fermissima dell’Europa a tutela delle nostre eccellenze e del nostro export sul mercato americano. Un rischio da 500 milioni di euro che avrebbe un impatto a caduta su filiere e interi territori del nostro Paese. Non c’è un minuto da perdere. Il lavoro delle diplomazie va rafforzato ma allo stesso tempo bisogna immaginare la costituzione di un Fondo AzzeraDazi che metta al riparo le nostre imprese che non devono pagare per colpe non loro. Non è possibile intervenire solo dopo che il danno si è già prodotto.
A maggior ragione confermo l’urgenza di un Consiglio europeo straordinario dove si discuta di azioni concrete. Il made in Italy è un valore nel mondo e come tale va difeso. Ai cittadini americani diciamo: scegliete l'autentico prodotto italiano, non lasciatevi ingannare dal falso cibo”.


Fonte: Redazione