Brexit o non brexit, a Siena il futuro della nuova Europa con l’amb. Morris

26-09-2019 14:51 -

GD – Siena, 26 set. 19 – Il tema incandescente della Brexit, con tutte le diverse e variegate problematiche, è stato al centro della “UK-Italy Business Outreach Conference”, svoltasi oggi a Palazzo Squarcialupi a Siena. Erano l’ambasciatore Britannico in Italia, Jill Morris, che ha fornito un aggiornamento non pessimistico sull’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea e l’amministratore delegato di Easyfrontier, Fulvio Liberatore, che si è focalizzato sull’importanza della compliance doganale, delle semplificazioni e della gestione dell’origine nel commercio post-Brexit con UK.
La possibilità che il Regno Unito riesca a negoziare un nuovo accordo di recesso risulta complessa, dato che il Parlamento britannico riprenderà le sue attività il prossimo 14 ottobre; resta in piedi l’accordo proposto dal precedente Primo Ministro Theresa May – il cosiddetto “withdrawal agreement” – non approvato per via delle disposizioni che, eccezione fatta per un accordo diverso sul tema da ratificare entro il termine del periodo transitorio previsto dal withdrawal agreement medesimo, non riporterebbero confini fisici tra Irlanda del Nord e Repubblica di Irlanda.
Nel caso in cui, invece, il Parlamento votasse per un’uscita senza accordo, allora il Regno Unito risulterebbe a tutti gli effetti un Paese terzo per la UE a partire dal 1° novembre 2019: gli scambi tra le due parti prenderebbero la forma di vere e proprie importazioni ed esportazioni, i prodotti scambiati sarebbero sottoposti a dazi doganali e altri oneri, gli operatori sarebbero obbligati a ottemperare alle formalità doganali. L’ultima opzione, infine, prevede un’ulteriore proroga dei termini: in tal caso, il Primo Ministro e il Parlamento britannici avrebbero più tempo per accordarsi sull’uscita di UK dall’Unione europea.


Fonte: Redazione