Prosecco: record storico export, +50% in Francia, vino italiano più venduto all’estero

13-09-2019 09:45 -

GD - Roma, 13 set. 19 - Prosecco super star non solo in Italia ma anche all'estero. La prima vendemmia sulle colline del Prosecco, riconosciute dall'UNESCO, festeggia l'aumento del 50% delle vendite in Francia che spinge l'export al record storico di sempre sui mercati mondiali, per un valore complessivo di ben 458 milioni nel primo semestre del 2019. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat presentata in occasione del distacco del primo grappolo di uva Glera dell'anno per il Prosecco nella Tenuta Astoria a Refrontolo (TV), dopo l'avvenuta iscrizione del sito veneto “Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” nella Lista dei Patrimoni Mondiali dell'UNESCO.
Con un aumento del 17% delle esportazioni, il Prosecco conquista nel 2019 il primato di vino italiano più consumato all'estero grazie all'alta qualità e capacità produttiva con le pregiate bollicine che sono protagoniste di un vero a proprio boom negli USA. Gli Stati Uniti d'America, con un aumento in valore del 41%, diventano così il principale cliente davanti alla Gran Bretagna e alla Francia, mentre al quarto posto si piazza la Germania dove l'aumento è più contenuto (+7%). Ma un incoraggiante aumento del 66% del valore delle vendite si registra anche in Cina, dove la domanda è ancora molto contenuta per la tradizionale preferenza accordata nel gigante asiatico ai vini rossi.
Il gradimento dei cugini d'Oltralpe è significativo del successo conquistato anche nei confronti della concorrenza dello champagne. Secondo la Coldiretti, a pesare sul successo mondiale del Prosecco è il proliferare nei diversi continenti di falsi di ogni tipo con le imitazioni diffuse in tutti i Paesi, dal Meer-secco al Kressecco, dal Semisecco e al Consecco, ma è stata smascherata le vendita anche del Whitesecco e del Crisecco.
Occorre tutelare le esportazioni di vino Made in Italy di fronte ai numerosi tentativi di banalizzazione delle produzioni nazionali”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, nel sottolineare che “oltre alla perdita economica, è soprattutto grave il danno di immagine che mette a rischio ulteriori e nuove opportunità di penetrazione dei mercati”.
Intanto arrivano le prime anticipazioni sulla vendemmia. Più qualità e meno quantità con il raccolto delle uva Glera per il Prosecco che sarà del 10-15% inferiore dello scorso anno, tale da garantire una produzione di grande eccellenza. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell’avvio della vendemmia delle pregiate bollicine venete favorita dal caldo nella Tenuta Astoria, a Refrontolo (TV), la prima dopo l’avvenuta iscrizione del sito veneto “Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’UNESCO.
Un riconoscimento che certifica l’importanza di un territorio dallo straordinario valore storico, culturale e paesaggistico in grado di esprimere una produzione che ha saputo conquistare apprezzamenti su scala mondiale.
La produzione del Prosecco pertanto scenderà quest’anno attorno alle 400 milioni di bottiglie con l’uva raccolta sugli oltre 24 mila ettari di vigneti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
La prima vendemmia sulle colline riconosciute Patrimonio dell’Umanità, si preannuncia di assoluta qualità grazie al giusto equilibrio tra grado zuccherino e acidità ed all’ottimale stato sanitario delle uve. Dopo un inverno piuttosto fresco, che ha registrato temperature in linea con il periodo, il territorio ha subìto una primavera più fresca e piovosa della media che ha causato un ritardo nel germogliamento e a seguire un’estate giustamente calda, con un andamento termico tipico della stagione.
Si tratta di un appuntamento che riguarda circa 4 mila aziende agricole con l’impegno di circa 100 mila addetti alla raccolta, ma con un effetto moltiplicatore lungo la filiera per l’indotto economico ed occupazionale.


Fonte: Redazione