Poesia: da Paolo Maria Rocco solido ponte poetico editoriale tra Italia e Paesi Balcani, con Ambasciata a Serajevo

20-08-2019 15:02 -

GD – Fano, 20 ago. 19 – C’è un solido ponte culturale poetico che si è realizzato tra l’Italia, in particolare l’Adriatico, e i Paesi Balcanici, una sorta di nuova frontiera, per avvicinare culture e interessi diversi e in passato anche contrapposti. A realizzare questa unione è il poeta Paolo Maria Rocco, di Fano, autore con Emir Sokolović di "Antologia di Poeti contemporanei dei Balcani”, pubblicata nell'aprile scorso da Lieto Colle Editore di Como, e di "Bosnia, appunti di viaggio e altre poesie", pubblicato ad aprile da Edizioni Ensemble di Roma. I libri sono stati presentati a: Fano e a Pesaro, a Belgrado, Brcko.
In particolare nella "Antologia di Poeti contemporanei dei Balcani" vi sono presentati 18 poeti dell'area balcanica, quasi tutti noti in Europa e nel mondo avendo essi pubblicato in diverse nazioni, e insigniti di premi e riconoscimenti. Ma, a parte qualche eccezione come Luljieta Lleshanaku, Visar Zhiti, Marko Kravos, Emir Sokolovic, sono autori pressoché sconosciuti in Italia.
“Bosnia, appunti di viaggio e altre poesie" è un testo bilingue, con traduzione in lingua bosniaco-croata di Nataša Butinar; consta di 90 pagine; al libro è stato attribuito il Premio Speciale della Giuria del Premio "Casentino-Frunzi 2018", fondato da Carlo Emilio Gadda.
L'ambasciata d'Italia a Sarajevo, guidata dall'amb. Nicola Minasi, ha patrocinato la presentazione dell'"Antologia di Poeti contemporanei dei Balcani”. Lo stesso ambasciatore Minasi, con il responsabile d'Ambasciata per gli Affari Culturali, Carlo Marcotulli, ha comunicato ai curatori dell'Antologia, che l'ambasciata la promuoverà a Sarajevo tra settembre e ottobre 2019 con una presentazione.
Come scrive Gemma Natali Conversano, “si tratta di novità editoriali il cui rilievo travalica i confini nazionali”. In particolare, l’”Antologia di Poeti contemporanei dei Balcani” “segna un traguardo di grande importanza non solo nell’universo editoriale italiano ma anche per le relazioni tra l’Italia e le Regioni dei Balcani occidentali”. Non solo, ma “è la prima volta in assoluto che, nel panorama letterario della Penisola, viene data alle stampe un’opera che offre un’indagine di così ampio spettro e di così alti contenuti sulla produzione poetica – con testi editi e inediti tradotti da importanti personalità quali Giacomo Scotti e Rosangela Sportelli, per citarne due – di Paesi quali la Slovenia, la Serbia, la Bosnia-Erzegovina, la Croazia, il Kosovo, la Romania, l’Albania, la Macedonia. Un’opera, quest’antologia di 300 pagine che si presenta in una veste grafica molto elegante nella Collana ‘Altre terre–Libriccini da collezione’, la cui presenza si saluta quindi con grande interesse deputandosi ad occupare uno spazio fino ad oggi desolatamente vacante, e che l’Ambasciata di Sarajevo ha voluto premiare per il contributo offerto alla conoscenza della cultura balcanica e anche per l’impegno nell’opera di diffusione della lingua italiana nei Balcani, ambito curato peraltro da anni con competenza ed efficacia dallo stesso Ambasciatore Minasi nella direzione di migliorare e arricchire i rapporti tra l’Italia, la Bosnia Erzegovina e le stesse regioni dei Balcani”, ha precisato Natali Conversano
Pere il libro "Bosnia, appunti di viaggio e altre poesie", la stessa commentatrice ha rilevato che “nel viaggio intrapreso da Paolo Maria Rocco (il quale più volte in questi ultimi anni si è recato in Bosnia-Herzegovina e nelle Regioni confinanti) e del quale viaggio ci dicono le sue poesie, percorso è quello del nostoi, ricerca di conoscenza e veicolo d’esperienza; un viaggio nella vita e della vita tra realtà, percezione, visionarietà. Queste poesie si costituiscono in percorso iniziatico, in indagine, quindi, anche interiore, topos della scoperta di un testimone della contemporaneità. Si elabora così uno spazio di autentica libertà nel corpo a corpo con la coscienza della crisi della nostra epoca, e uno spazio di verità nel tentativo di ridestare la scintilla di sacro che è in ognuno. Parola, paesaggio, pensiero si aprono al disvelamento e il viaggio diventa metafora della vicenda umana”.
Paolo Maria Rocco, nato a Napoli, laureato in lettere moderne, ha conseguito un perfezionamento all’Università di Firenze. È stato professore a contratto per l’Università di Urbino ed è giornalista professionista dal 1996. Tra i fondatori, e poi presidente, dell’emittente radiofonica “Controradio” a Urbino, ha pubblicato poesie in riviste, antologie, plaquettes e nel libro “I Canti” (Bastogi Editore, Roma, 2016); in prosa ha pubblicato racconti, in "Antologia" e in e-book; e un romanzo “Virginia, o: Que puis-je faire?” (Bastogi editore, Roma, 2015). Ha ricevuto due primi premi per la poesia in Bosnia Erzegovina e in Italia. Sue poesie sono tradotte e pubblicate in Bosnia-Herzegovina, Croazia e Romania. Vive e lavora a Fano.


Fonte: Redazione