Brasile: visita del Procuratore Nazionale Antimafia Cafiero de Raho

13-07-2019 11:27 -

GD - Brasilia, 13 lug. 19 - Il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho, ha effettuato una missione istituzionale a Brasilia, per prendere parte al seminario “Coordinamento interistituzionale per combattere le organizzazioni criminali nei sistemi penitenziari", promosso dal Programma di assistenza contro il crimine transnazionale organizzato Europa-America Latina, noto come El Paccto.
El Pacto è un'iniziativa di assistenza tecnica europea che riunisce 18 Paesi latinoamericani, Italia, Francia, Spagna e Portogallo, e conta con l’appoggio di agenzie ed enti specializzati, come Eurojust, l’Istituto italo- latinoamericano (IILA), la Fondazione internazionale di amministrazione e politiche pubbliche (FIIAPP) spagnola, Expertise France e l’Istituto Camoes del Portogallo.
All’interno del Programma quinquennale di assistenza l'Italia gioca un ruolo importante, dal momento che proprio al nostro Paese è stato affidato il compito di dirigere le attività nel settore penitenziario, riconoscendo a questo settore del sistema italiano grande rilevanza in ambito internazionale nella lotta complessiva alla criminalità organizzata.
All'evento, aperto dal Ministro Moro, hanno partecipato circa 150 persone, tra magistrati di sorveglianza e funzionari penitenziari provenienti dai 26 Stati della Federazione.
Nel corso di un intervento dedicato allo Statuto Speciale Antimafia e alla sua applicazione in ambito penitenziario, il Procuratore Cafiero de Raho ha sottolineato l'importanza dell'esperienza italiana nel fornire linee guida efficaci alla cooperazione internazionale contro la criminalità del XXI secolo, condividendo l'intuizione di Giovanni Falcone, secondo cui elementi essenziali della lotta alle mafie sono la capacità di aggredirne gli interessi economici e la creazione di regimi sanzionatori ad hoc, che, nel rispetto delle garanzie costituzionali dello Stato di Diritto impediscano agli affiliati alle cosche di continuare ad operare anche in caso di detenzione. L'assistenza tecnica italiana e gli strumenti di prevenzione e contrasto adottati dal nostro Paese trovano oggi un ulteriore terreno di confronto nella cooperazione tra Stati, alla luce del carattere sempre più internazionale delle attività e degli interessi delle mafie.


Fonte: Redazione