Ambasciata a Londra: 7° Italy4Innovation con “Harnessing Technologies and Fostering Growth. Boosting early-stage companies”

12-06-2019 08:53 -

GD – Londra, 12 giu. 19 – L’ambasciata italiana a Londra nell’ambito del settimo appuntamento di “Italy4Innovation” ha ospitato “Harnessing Technologies and Fostering Growth. Boosting early-stage companies”, confronto sulle piattaforme per la nascita e la crescita delle micro imprese. Al centro dei lavori l’analisi dei diversi modelli di incubatori e/o acceleratori d’impresa esistenti e il dibattito su come questi si connettono e interagiscono con sistema universitario, mondo della ricerca, aziende, schemi pubblici di sostegno, accesso al credito e investimenti.
Ospiti Gian Luigi Costanzo, presidente del Fondo italiano Futura Invest, e moderati dal giornalista Gian Maria Volipicelli della rivista “Wired”, come relatori Roberto Magnifico di LVenture Group (Fondo che gestisce l’incubatore Luiss EnLabs di Roma) e Peter Bloomfield del Digital Catapult di Londra.
Nel suo intervento di apertura, l’ambasciatore Raffaele Trombetta ha ricordato il ruolo fondamentale che le start-up e le PMI innovative rivestono quale vitale motore di crescita dell’economia e gli strumenti e le politiche (procedure, incentivi, sgravi, ecc.) che l’Italia ha da qualche anno messo a disposizione per facilitare la nascita di start-up e PMI innovative, che lo stesso OCSE ha riconosciuto come tra le migliori su scala non solo europea.
Sono stati messi a confronto il modello Cariplo Factory-LVenture (filiera integrata del processo di formazione e crescita della micro imprese innovative applicato presso l’incubatore di imprese Luiss EnLab di Roma) e quello britannico del Digital Catapult.
Il dibattito ha messo in luce alcune criticità che caratterizzano lo scenario start-up, in Italia e nel resto d’Europa, ma anche le notevoli opportunità che l’Europa e la stessa Italia possono offrire. Nel caso italiano, ad esempio, i bassi costi rispetto ad altri paesi concorrenti e l’ampia disponibilità di talenti che il sistema universitario è in grado di sfornare.
Sempre con riferimento all’Italia, è stata messa in evidenza la direzione di marcia assolutamente positiva che il sistema paese sembra oramai aver risolutamente imboccato in campo innovazione, con trend di assoluta (in alcuni casi esponenziale) crescita in tutti i parametri significativi.
A titolo di esempio, il numero di PMI innovative ad aprile scorso aveva raggiunto quota 10 mila e l’annuale survey de "The Financial Times" sulle mille società europee a maggiore crescita ha individuato in Milano la terza realtà più dinamica dopo Londra e Parigi (Roma ha addirittura scalato molte posizioni fino al sesto posto). Per quanto riguarda il capitale venture, gli investimenti sono raddoppiati nel solo arco di un anno.
Con l’occasione sono state ricordate le varie misure governative messe in campo in Italia per sostenere il mondo delle early-stage: strumenti diversificati, quali varie forme di detrazioni e contributi o l’innalzamento delle aliquote agevolate per acquisto di start up innovative o per gli investimenti in tali forme societarie da parte di persone fisiche e/o giuridiche. A questi vanno aggiunti il già celebrato Patent Box del pacchetto Industria 4.0 e, da ultimo, il Fondo italiano innovazione, che mira a creare, con una iniziale dotazione di risorse pubbliche, un fondo di fondi venture.
Durante l’incontro è stato infine ricordato che il rapporto di Price Waterhouse Cooper “Digital Tax Index 218: Locational Tax Attractiveness for Digital Business Models” ha indicato l’Italia come destinazione più competitiva in una graduatoria che comprende ben 33 Paesi.


Fonte: Redazione