Circolo degli Esteri: un “noir” il terzo libro del ministro plenipotenziario Mario Vattani

30-05-2019 17:34 -

GD - Roma, 30 mag. 19 - Per molti la vita si identifica con la professione che esercitano; ma per Mario Vattani, diplomatico in carriera e potrebbe rivelarsi ancora più importante ciò che al momento fa nel tempo libero: lo scrittore. Lo ha detto Vittorio Sgarbi presentando al Circolo degli Esteri “Al Tayar - La corrente” (Mondadori), terzo lavoro del diplomatico-scrittore che, con il grado di ministro plenipotenziario, alla Farnesina è responsabile del coordinamento con i 58 Paesi asiatici.
Il libro è un “noir” ambientato in Egitto, dove Vattani ha prestato servizio come console all'inizio degli anni Duemila.
Oltre che da Sgarbi, il libro è stato presentato dall'ambasciatore de Lutio, e da due giornaliste: Pia Luisa Bianco, che per alcuni anni è stata direttrice dell'Istituto italiano di cultura di Bruxelles, e Stefania Viti. A giudizio di tutti, Vattani ha saputo restituire alla perfezione “i suoni, i rumori, i sapori e gli odori” di quella particolare metropoli che è Il Cairo.
Numerosissimi i diplomatici e gli ospiti presenti, al punto è stato necessario trasmettere la presentazione su uno schermo anche in una delle sale collaterali. Tra i presenti l'ex vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura Michele Vietti, l'on Maurizio Gasparri, Marisela Federici.
L'ambasciatore de Lutio ha sottolineato la sempre più grande apertura del Circolo ad iniziative culturali - dai libri alla musica all'arte in ogni sua espressione - e ricordato, in questa prospettiva, il ruolo decisivo dell'ambasciatore Alessandro Vattani, zio di Mario Vattani (figlio di un Umberto, anche lui ambasciatore e, per anni, presidente del Circolo).
I due primi libri di Mario Vattani sono “Doromizu - Acqua torbida”, finalista al Premio Acqui Storia, ambientato in Giappone dove Vattani, sposato con una giapponese, ha prestato servizio come console d'Italia a Osaka e vissuto a lungo; e “La via del Sol Levante”, racconto di un viaggio in moto fatto dall'autore attraverso il Giappone.


Fonte: Carlo Rebecchi