Morto Vittorio Zucconi, la voce e la penna che ha raccontato l'America agli italiani

27-05-2019 11:41 -

GD - Washington DC, 27 mag. 19 - da "La Repubblica" - È morto a Washington DC il giornalista Vittorio Zucconi, 74 anni, grande firma del quotidiano "La Repubblica", colui che meglio di ogni altro ci ha raccontato quell’America dove si era trasferito definitivamente nel 1985 prendendone la cittadinanza. Era nato a Bastiglia, in provincia di Modena che c’era ancora la guerra, nell’Agosto del 1944. Figlio d’arte: visto che suo padre Guglielmo nella sua lunga carriera diresse vari giornali, dalla "Domenica del Corriere" a "Il Giorno".
L’esordio di Vittorio Zucconi nel giornalismo, dopo la laurea in storia, è nel quotidiano pomeridiano "La Notte" di Milano, dove lavora come cronista di nera prima di essere assunto nel 1969 dal quotidiano "La Stampa". Negli anni successivi gira il mondo lavorando per i principali giornali italiani ("La Stampa", appunto, e poi "Corriere della Sera" e "La Repubblica") vivendo a Bruxelles, Washington, Parigi, Mosca e Tokyo.
Fu suo lo scoop del caso Lockheed, lo scandalo degli aerei C130 venduti all’Italia grazie alle tangenti versate a generali e ministri, caso che portò alle dimissioni dell’allora presidente della repubblica Giovanni Leone.
Approdato definitivamente a "La Repubblica", dal 1985 viveva fra Roma e Washington. Puntualissimo sulle vicende americane ma sempre attento a quel che accadeva anche in Italia, pronto a commentare dai microfoni di Radio Capital, di cui è stato direttore fino all'anno scorso e dal suo attivissimo account Twitter, attraverso il quale commentava con puntualità e ironia temi di attualità dell'Italia e del mondo. Appassionato di calcio e tifoso del Milan (che lo ha ricordato con un tweet), nella sua carriera Zucconi ha scritto vari libri: ricordiamo "Parola di giornalista", "Viaggio in America", "L’Aquila e il pollo fritto" e l’ultimo, "Il lato fresco del cuscino", autobiografia uscita l’anno scorso per Feltrinelli.


Fonte: La Repubblica