Il fenomeno Tatarstan (Russia): in un anno +102,50% di PIL e grande interesse per il Made in Italy - di Franco C. Grossi

07-11-2017 21:07 -

GD - Kazan´, 7 nov. 17 - Ci sono spazi enormi nuovi per il Made in Italy in una terra lontana, sconosciuta ai più, ma che ha consistenti risorse naturali. Tanto che il Pil cresce di oltre il 102% l´anno! È la Repubblica del Tatarstan (in russo Респу́блика Татарста́н), situata nella parte europea della Federazione Russa, alla confluenza dei fiumi Volga e Kama. Il suo territorio si estende per circa 460 chilometri da ovest a est e 290 chilometri da nord a sud. Il Tatarstan confina con la Federazione Russa: la Repubblica del Bashkortostan, la Repubblica di Udmurt, la provincia di Kirov, la Repubblica del Mari, la Repubblica Chuvash e le provincia di Ulyanovsk, di Samara e di Orenburg.
Il Tatarstan (circa 4 milioni di abitanti) possiede lo status di repubblica autonoma della Federazione Russa, si trova in posizione baricentrica nel Distretto Federale del Volga, a circa 800 km a est di Mosca e la sua capitale è Kazan´ (1,6 milioni di abitanti). La superficie totale della Repubblica è di 67.836,2 chilometri quadrati, che è approssimativamente uguale a quella comprendente il Belgio e i Paesi Bassi presi assieme. Il fuso orario è GMT +2.
Il Tatarstan è una delle regioni economicamente più sviluppate della Russia. La Repubblica si trova al centro della grande regione industriale della Federazione Russa, all´incrocio di importanti autostrade che collegano Est e Ovest, Nord e Sud del Paese.
Il Tatarstan è ricco di risorse naturali, di un´industria importante e diversificata, con un alto potenziale intellettuale e risorse umane qualificate. Ciò che contraddistingue il Tatarstan dal punto di vista economico è il fatto di serbare nel sottosuolo più di un miliardo di tonnellate di petrolio ed altre risorse naturali. La produzione industriale costituisce il 45% del prodotto interno lordo, comprendendo il comparto chimico e le raffinerie, la costruzione di macchinari industriali e le industrie che lavorano il legno.
Le importazioni dall´Italia sono scese dai 3,5 miliardi di dollari del 2011 ai 600 milioni di dollari nel 2015 e stanno ulteriormente scemando.
Il prodotto interno lordo della Repubblica del Tatarstan (PIL) nel 2016 è aumentato del 102,5% rispetto al 2015. Nella Federazione Russa, il Tatarstan produce il 26% di camion, il 30% di pneumatici, il 50% di polietilene, il 16% di propilene e il 45% di gomma sintetica. La percentuale di PMI è passata dal 10% al 25% in pochi anni. Il tasso di disoccupazione sta passando dal 3,5% al 2%, grazie alle nuove politiche di inclusione sociale e la nascita di nuove PMI.
Ecco il commento dell´Ufficio ICE di Mosca: "Confermiamo che il mercato regionale del Tatarstan è fra quelli in più rapida crescita all´interno della Federazione russa. Lo sviluppo è trainato dall´ampia disponibilità di materie prime, petrolio in primo luogo, e dalla presenza d´importanti insediamenti industriali in diversi settori, fra cui il petrolchimico, il metalmeccanico e il comparto dell´industria leggera".
Un´ultima considerazione, "entrare" in Tatarstan significa essere poi presenti in tutta la Federazione Russa e in tutti i Paesi della CSI, la Comunità degli Stati Indipendenti, una confederazione composta da undici delle repubbliche dell´ex Unione Sovietica, nonché, in virtù dell´accordo Eurasia/SCO (Shanghai Cooperation Organization), poter adire al mercato comprendente la metà della popolazione mondiale, per un totale di 3 miliardi e 500 milioni di abitanti.
La Repubblica del Tatarstan, ove è forte l´attrazione per il Made in Italy in generale, al fine di favorire l´industrializzazione del territorio ha creato tre Zone Economiche Speciali, che godono di grandissimi vantaggi per chi vi s´insedia, una a Yelabuga, denominata "Alabuga", un´altra, denominata "Innopolis" e la terza nella "Kazan´ Smart City".
In particolare è già stata edificata, in soli tre anni, a partire dal piano di campagna, la "Smart City" a ovest della città di Kazan´, denominata "Innopolis", ossia "Città dell´Innovazione".
È, infine, da notare che in Tatarstan il potere politico e il potere economico s´incontrano sempre presso il complesso Universitario (circa 240.000 studenti, con fondazione da parte dell´imperatore Alessandro I nell´anno 1804), che è il fulcro e il motore dell´innovazione.

Prof. Franco C. Grossi - Esperto della Federazione Russa al Ministero della Scienza a Mosca e Professor Emeritus all´Università di Kazan, Russia



Fonte: Redazione