Un prezioso calendario sui palazzi delle Ambasciate d’Italia nel mondo
23-12-2025 10:40 -
GD - Roma, 23 dic. 25 - C’è un’Italia che si racconta anche attraverso i luoghi: palazzi storici, ville e residenze che ospitano Ambasciate, Residenze degli Ambasciatori e Istituti Italiani di Cultura. Non sono semplici sedi operative, ma spazi di rappresentanza in cui architettura, arti decorative e memoria istituzionale si intrecciano, offrendo una forma concreta e immediatamente percepibile della presenza italiana nel mondo. In questa prospettiva si colloca la nuova iniziativa legata alla collana dell’Editore Carlo Colombo di Roma, dedicata alla valorizzazione del patrimonio architettonico e artistico delle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero: la pubblicazione del “Calendario Ambasciate 2026”, concepito come progetto editoriale che accompagna il raggiungimento del sessantesimo volume della Collana, traguardo che testimonia la continuità e la solidità di un lavoro di lungo periodo. L’amb. Gaetano Cortese, autore del calendario, rinnova per il 2026 l’iniziativa avviata nel 2024: un calendario illustrato che raccoglie immagini delle copertine e degli ambienti interni di alcune Ambasciate e Residenze pubblicate nella Collana, trasformando un patrimonio spesso poco accessibile in un racconto visivo fruibile e immediato. L’edizione 2026 è concepita come un viaggio in dodici tappe, in cui ogni mese diventa l’occasione per entrare idealmente in un palazzo-simbolo della presenza italiana nel mondo. Il percorso inizia a gennaio con l’Ambasciata d’Italia all’Aja (“Il Palazzo di Sophialaan”), prosegue a febbraio con Vienna (Palazzo Metternich), marzo con Bruxelles (Palazzo Caraman Chimay), aprile con Bucarest (Villa Stolojan), maggio con Oslo (Villa di Inkognitogaten) e giugno con Berna (Villa dei Marchesi Paulucci di Calboli). Nel secondo semestre, luglio è dedicato a Helsinki (Villa Hjelt), agosto a Stoccolma (Palazzo di Oakhill), settembre all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid (Palazzo Abrantes), ottobre all’Ambasciata d’Italia ad Ankara, novembre alla Residenza dell’Ambasciatore a Washington DC (Villa Firenze) e dicembre all’Ambasciata d’Italia a New Delhi. Nell’introduzione al Calendario, il diplomatico Stefano Baldi ricorda come i volumi già pubblicati sulle Residenze degli Ambasciatori e sugli altri palazzi di rilievo all’estero - di proprietà dello Stato italiano e destinati a ospitare le nostre Missioni diplomatiche - siano ormai numerosi. Nella maggior parte dei casi si tratta di opere corredate da ricche sezioni fotografiche e da un testo, talvolta bilingue, prevalentemente dedicato alla storia degli edifici. Stefano Baldi ha sottolineato inoltre che la collana curata dall’amb. Gaetano Cortese rappresenta oggi la raccolta più completa di questo genere editoriale: un risultato che non deriva solo dall’ampiezza del catalogo, ma dalla qualità del metodo, capace di restituire il valore delle sedi diplomatiche oltre il loro pur rilevante profilo architettonico. In più occasioni, osserva Baldi, è stato evidenziato come le Missioni costituiscano una sintesi simbolica fra Paese rappresentato e Paese ospitante; il loro significato trascende dunque il mero valore degli edifici e si configura come testimonianza tangibile dei rapporti bilaterali, della loro evoluzione storica e della loro solidità. In questo quadro, le Residenze, soprattutto quando demaniali, assumono una funzione particolarmente strategica: sono strumenti di lavoro di primaria importanza e un mezzo straordinario di collegamento con la realtà locale in cui operano gli ambasciatori, risultando spesso lo spazio più idoneo non solo per incontri ufficiali, ma anche per le molteplici iniziative di promozione dell’Italia a beneficio delle diverse componenti del Sistema Paese. Al di là dell’impatto visivo, il Calendario ha il merito di richiamare l’attenzione sul lavoro quotidiano di tutela che consente a queste sedi di rimanere all’altezza della loro funzione: manutenzione, conservazione e interventi di restauro che preservano edifici spesso complessi, storicamente stratificati e fortemente simbolici. In questo senso, la pubblicazione diventa anche un modo per valorizzare la costante attenzione dei Capi Missione e delle strutture competenti al mantenimento e alla cura di un demanio diplomatico che non è soltanto un insieme di immobili, ma un capitale culturale e istituzionale dell’Italia nel mondo. Per gentile concessione dell’autore e dell’editore, la versione digitale del “Calendario Ambasciate 2026” è scaricabile all’indirizzo: https://diplosor.wordpress.com/wp-content/uploads/2025/12/calendario_ambasciate_cortese_2026-3.pdf Le versioni digitali dei volumi della Collana diretta dall’amb. Gaetano Cortese sono inoltre consultabili online nella “Biblioteca digitale dei libri scritti da diplomatici italiani”, che raccoglie numerose pubblicazioni di autori provenienti dalla carriera diplomatica, inclusa una sezione dedicata ad Ambasciate e Residenze: ttps://diplosor.wordpress.com/biblioteca-digitale-dei-libri-di-diplomatici-italiani/