Georgia: amb. Tamara Liluashvili, «Guardiamo con fiducia a EU e Italia»

24-11-2025 07:00 -

GD – Roma, 24 nov. 25 – La Georgia guarda con molta fiducia all'Europa Unita ma anche all'Italia per stabilizzare la sua situazione che sconta le tensioni conseguenti alla sua posizione geografica, ponte tra l'Europa e l'Asia. Ubicazione geografica che è un vantaggio per certi aspetti, ma anche uno svantaggio a causa dell'ingombrante vicino, la Russia, che dal 2008 occupa circa il 20% del Paese. I russi si trovano a soli 40 chilometri dalla capitale georgiana, Tbilisi. La Georgia ha una popolazione di poco più di 3.8 milioni di abitanti e, quindi, non ha né le dimensioni, né una struttura militare in grado di tenere testa alla mire espansionistiche della Russia.
Forse, anche per questa ragione, alle ultime elezioni politiche per eleggere il nuovo Parlamento (il 26 ottobre dell'anno scorso), il partito di governo “Sogno Georgiano” (Georgian Dream - KO-DS), spesso descritto come filo-russo e social-conservatore, ha vinto con circa il 54% dei voti, ottenendo 89 seggi su 150.
Qualcuno ha contestato il risultato elettorale affermando che ci sono stati brogli. Ma la tesi non è stata confermata dagli osservatori internazionali e dell'Unione Europea, che hanno monitorato lo svolgimento delle elezioni. Questo risultato elettorale è conseguente alla paura dell'ingombrante nemico e al desiderio di pace che prevale nel Paese. Per cui molti cittadini hanno votato per il partito al governo, la cui priorità è la stabilità, l'identità nazionale e la pace in Georgia. Questa deduzione è avvalorata anche dal fatto che, dai sondaggi più recenti, l'83% della popolazione georgiana si dice favorevole all'adesione all'Unione Europea.
Il Governo fa il possibile per assicurare la pace e per proteggere il popolo dalle tensioni che si susseguono quotidianamente, e sta lavorando alacremente per preparare tutti i documenti necessari per l'adesione all'Unione Europea, e si è impegnato a presentare la nuova domanda per l'adesione quando si aprirà la prossima finestra nel 2028.
Per quanto riguarda invece la repressione delle manifestazioni di piazza che si susseguono quasi ininterrottamente nel Paese, troppo spesso sono degenerate in veri e propri atti di insurrezione contro le forze dell'ordine. Il Governo sospetta infiltrazioni da parte di alcune ONG che operano nel Paese e che gestiscono ingenti finanziamenti provenienti dall'estero. Spesso più del 20% del loro budget proviene da fonti occidentali/pro-UE, tra cui l'Unione Europea, Stati membri europei e gli Stati Uniti attraverso USAID. Per questo il Governo ha chiesto la piena trasparenza dei fondi ricevuti dalle ONG e delle spese sostenute per la loro attività svolte in Georgia.
La legge del governo è stata criticata dall'Unione Europea anche in vista del processo di adesione ed è stata percepita dai georgiani come una ingiustizia difficile da comprendere. La Georgia ha aperto le sue porte a decine di migliaia di profughi ucraini, anche per la vicinanza religiosa (cristiani ortodossi) che accomuna i due popoli.
Le relazioni della Georgia con l'Italia sono eccellenti e sono circa 50 mila i cittadini di origini georgiane che contribuiscono all'economia del Bel Paese. L'Italia ha sempre appoggiato la Georgia nei contesti internazionali e ha espresso in diverse occasioni un forte sostegno. In particolare per quanto riguarda la sua integrità territoriale e il suo ruolo strategico nella regione del Mar Nero. L'appoggio italiano si inserisce nel quadro più ampio dell'Unione Europea e della NATO, che considerano la Georgia un partner chiave per la stabilità e la sicurezza in un'area geopolitica cruciale.
Il GIORNALE DIPLOMATICO ha incontrato l'ambasciatore georgiano in Italia, Tamara Liluashvili, che ha assunto l'incarico a Roma dal maggio scorso, dopo aver rappresentato il suo Paese in Ungheria e Bulgaria.
D: Le relazioni commerciali della Georgia con l'Italia: in cosa consistono e quanto sono importanti per l'economia georgiana?
- Amb. Tamara Liluashvili: «La Georgia ha tradizionalmente ampie relazioni commerciali con l'Italia. Il Made in Italy è ben accolto in Georgia. L'Italia è il secondo partner principale della Georgia tra i Paesi dell'UE e il sesto partner principale tra gli altri Paesi. I dati relativi al commercio bilaterale sono i seguenti: 2025 Q1,2,3 - 383 milioni di dollari USA, 2024 - 470 milioni di dollari USA, 2023 - 411 milioni di dollari USA, 2022 - 349 milioni di dollari USA, 2021 - 306,68 milioni di dollari USA). I principali prodotti delle esportazioni georgiane sono le ferroleghe, i tubi di ferro, i dadi, il compensato, i fertilizzanti azotati e l'ossido di manganese, mentre l'elenco dei principali prodotti italiani destinati all'esportazione in Georgia comprende medicinali, mobili, lavastoviglie, caldaie, cosmetici, calzature e florovivaistica.
Vale poi la pena sottolineare gli importanti risultati raggiunti dalla Georgia nel 2016, con l'accordo di associazione con l'UE e la sua parte integrante, l'area di libero scambio approfondita e completa. Ciò ha offerto un'opportunità unica per facilitare il libero scambio con l'Italia, in particolare per ridurre o eliminare i dazi doganali o per ridurre altre barriere commerciali».
D: In quali settori vede il maggior potenziale di crescita nella cooperazione bilaterale con l'Italia?
- Amb. Tamara Liluashvili: «La gamma di settori nella cooperazione bilaterale è ampia. Il clima favorevole agli investimenti della Georgia è riconosciuto da tutte le principali classifiche internazionali. Si pone come destinazione di nearshoring per il commercio tra Oriente e Occidente, con il suo pool di talenti qualificati e competitivi, i costi operativi competitivi e il sistema fiscale vantaggioso. Pertanto, sono presenti tutte le condizioni per promuovere l'attrazione di investimenti diretti esteri italiani in Georgia; trasporti - cluster marittimo - porti marittimi, strade, ferrovie e aviazione; Innovazione e imprenditorialità, in particolare la facilitazione delle attività delle startup; turismo, condivisione dell'esperienza italiana nella creazione di un settore turistico digitalmente avanzato in Georgia».
D: Su quali settori economici si sta concentrando e come sta agendo la Georgia per attrarre maggiori investimenti stranieri e diversificare la propria economia?
- Amb. Tamara Liluashvili: «Come punto di partenza va sottolineato che la Georgia ha un'economia liberale e aperta. Il nostro governo accoglie con favore gli investimenti stranieri di qualsiasi entità, ritenendo che essi favoriscano la prosperità economica del Paese fissata dalle autorità.
La diversificazione dell'economia e l'accesso ai mercati di destinazione sono una priorità assoluta. La posizione geografica della Georgia assegna naturalmente un ruolo speciale ai trasporti e alla logistica. Pertanto, il governo di Tbilisi si sta concentrando sul rafforzamento delle funzioni di transito attraverso la modernizzazione delle infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime e aeroportuali, che aumenterà l'attrattiva di ulteriori volumi di merci nel cosiddetto "Corridoio Centrale". Oltre ai trasporti e alla logistica, il settore delle costruzioni è un pilastro importante dell'economia. Le nuovissime infrastrutture di transito in Georgia sono costruite con tecnologie avanzate e l'Italia è tra i migliori fornitori di tale qualità. Grazie al quadro giuridico favorevole e agli incentivi, l'industria IT Information Technology è il settore in più rapida crescita in Georgia e genera elevati proventi da esportazione. Anche l'ecosistema Fintech è in rapida crescita. L'energia, in particolare quella rinnovabile (idroelettrica, solare ed eolica), è una fonte significativa di investimenti in Georgia. Da segnalare il prossimo cavo sottomarino del Mar Nero, il cui studio di fattibilità è stato completato dalla italiana CESI e si è dimostrato un progetto economicamente sostenibile e di interesse comune, che trasporterà l'elettricità generata in Georgia e Azerbaigian ai più ampi mercati dell'UE. I settori immobiliare, turistico e alberghiero attirano grande attenzione da parte degli investitori stranieri. È importante sottolineare che il più grande investimento diretto estero mai realizzato in Georgia è stato attratto nel settore dello sviluppo immobiliare dalla regione del Golfo, con 6,5 miliardi di dollari da Eagle Hills Properties, che è parte di Emaar Properties.
Uno dei settori di interesse è quello minerario, la cui legislazione è in fase di riforma e sarà presto disponibile per gli investitori. Il clima favorevole agli investimenti e la facilità di fare affari in Georgia non sono ben noti alla più ampia comunità imprenditoriale italiana. I governi della Georgia e dell'Italia stanno negoziando un accordo sulla promozione e la protezione degli investimenti, che dovrebbe stimolare l'interesse degli investitori. La nostra Ambasciata, insieme alla rete dei Consolati Generali della Georgia a Milano e Bari, sta promuovendo il grande potenziale economico della Georgia presso le principali associazioni industriali e i leader delle imprese statali e private. Abbiamo in programma di organizzare road show sulla Georgia in diverse regioni d'Italia nel 2026, ai quali parteciperanno alti funzionari governativi georgiani. Stiamo lavorando per organizzare missioni commerciali dall'Italia alla Georgia e invitare anche imprenditori georgiani in Italia per incontrare potenziali partner».
D: Per l'adesione della Georgia all'Unione Europea, cosa sta facendo il Paese per allineare il proprio sistema legislativo e istituzionale alle norme complesse dell'UE e quali questioni rimangono da risolvere prima dell'adesione? Quanto tempo ci vorrà perché la Georgia si conformi alle regole richieste dall'Unione Europea?
- Amb. Tamara Liluashvili: «L'Accordo di Libero Scambio Globale e Approfondito (DCFTA) è il motore principale della convergenza tra Georgia e UE, a questa si aggiunge la convergenza normativa che la Georgia ha posto in essere per adottare gli standard UE in materia di sicurezza alimentare, concorrenza e appalti.
I risultati concreti ottenuti riguardano l'apertura del mercato UE a prodotti animali georgiani (miele, pesce, lana, ecc.) con ulteriori sviluppi attesi nei settori dell'acquacoltura e apicoltura.
L'UE si conferma il principale partner commerciale con il 21% del totale scambi della Georgia.
Per quanto riguarda la connettività strategica e il settore dell'energia, la Georgia si posiziona come hub indispensabile tra Europa e Asia, fondamentale per la strategia europea Global Gateway. Le infrastrutture chiave su cui il paese punta sono basate sul "Corridoio Centrale", con la realizzazione di progetti strategici come il cavo elettrico sottomarino del Mar Nero, il porto in acque profonde di Anaklia e il Corridoio meridionale del gas.
Nel settore dell'energia e dei trasporti, la Georgia con l'adesione alla Comunità dell'energia (2017) e il ruolo di osservatore assunto nella Comunità dei trasporti (2022), con focus su rinnovabili ed efficienza energetica, ha iniziato il suo percorso di piena integrazione con gli standard dell'Unione Europea
Per le riforme Istituzionali, in particolare per la riforma della Giustizia, è stato assunto l'impegno a creare un sistema giudiziario indipendente. Un'iniziativa unica prevede la traduzione e pubblicazione delle sentenze della Corte di Giustizia UE (CGUE) per armonizzare l'applicazione delle leggi georgiane alla giurisprudenza europea.
Per la riforma dell'Istruzione, la Georgia ha incrementato la partecipazione ai programmi dell'Unione Europea come Erasmus+ e Orizzonte Europa, con riforme mirate alla formazione professionale per aumentare l'occupazione dei giovani.
Infine i dati economici. Le statistiche commerciali tra l'UE e la Georgia indicano per il periodo gennaio-agosto 2025, un aumento dell'8%, raggiungendo i 3,46 miliardi di dollari, pari al 21% del commercio totale della Georgia (rispetto al 22% nel 2024). Le esportazioni sono aumentate notevolmente del 47,5% raggiungendo i 505 milioni di dollari, pari all'11,4% delle esportazioni totali della Georgia, mentre le importazioni sono cresciute del 3% raggiungendo i 2,87 miliardi di dollari, pari al 25% delle importazioni totali.
Le esportazioni nazionali verso l'UE sono aumentate del 59,8%, a 437,3 milioni di dollari, coprendo l'86,5% delle esportazioni totali verso l'UE e il 22% delle esportazioni nazionali totali della Georgia, mentre le ri-esportazioni sono leggermente diminuite dell'1% a 67,7 milioni di dollari.
Per l'adeguamento delle PMI ai requisiti del DCFTA, la Georgia le sostiene attivamente attraverso le istituzioni statali competenti, per aumentare la competitività e sfruttare appieno i vantaggi . La Strategia di sviluppo delle PMI della Georgia 2021-2025 e il ruolo delle azioni in corso hanno dato esiti positivi, con un aumento dei fatturati e delle persone impiegate».
D: Le proteste quotidiane nelle strade di Tbilisi sono viste come un'espressione significativa della volontà del popolo, in particolare delle giovani generazioni, a favore di un futuro europeo e democratico per il Paese. Ritiene che le proteste siano utili o meno per l'adesione all'Unione Europea?
- Amb. Tamara Liluashvili: «Tutti i governi della Georgia hanno dimostrato un impegno incrollabile nel perseguire una politica coerente di integrazione europea ed euro-atlantica, guidata dalla volontà del popolo georgiano di riportare il Paese nella famiglia europea. La Georgia ha fatto molto, attuando riforme globali – e talvolta piuttosto dolorose – per consolidare la democrazia e lo Stato di diritto, costruire una società resiliente e promuovere un'economia sostenibile, salvaguardando al contempo i diritti e le libertà fondamentali. I risultati sono stati riconosciuti dall'UE, che ha concesso alla Georgia lo status di paese candidato all'adesione all'Unione.
Il governo continua a lavorare per portare avanti il processo di adesione all'UE, con l'ambizione di completare l'attuazione di oltre il 90% dell'accordo di associazione, compresi gli impegni assunti nell'ambito della zona di libero scambio approfondita e completa, entro il 2028. L'aspirazione della Georgia all'adesione all'UE e alla NATO è irreversibile e il governo non ha mai cessato i suoi sforzi in tal senso.
Per quanto riguarda le proteste di piazza a Tbilisi, voglio sottolineare che la libertà di riunione e di associazione è garantita dalla Costituzione e dalle rispettive leggi della Georgia. Le istituzioni statali competenti e le forze dell'ordine stanno facendo il possibile per garantire che i cittadini georgiani esercitino liberamente tali diritti fondamentali. Allo stesso tempo, la "Legge sulle assemblee e le manifestazioni", che è in linea con gli standard internazionali, definisce chiaramente la responsabilità dello Stato di intervenire quando le manifestazioni diventano violente o costituiscono una minaccia per la sicurezza e l'ordine pubblico.
Da quasi un anno ormai, nella capitale georgiana si svolgono quotidianamente proteste. Molti manifestanti sono pacifici. Tuttavia, è difficile affermare che le proteste siano state del tutto pacifiche, visti i casi evidenti di tentativi di rovesciamento e modifica dell'ordine costituzionale. Ad esempio il 4 ottobre, giorno delle elezioni comunali centinaia di agenti di polizia siano rimasti feriti, decine hanno riportato ustioni causate dai fuochi d'artificio utilizzati dai manifestanti, molti hanno dovuto subire interventi chirurgici importanti e alcuni hanno riportato danni all'udito. Naturalmente, ci sono stati feriti anche tra i manifestanti.
In questo contesto, posso affermare che se c'è qualcosa che minaccia o rischia di compromettere l'adesione della Georgia all'UE, sono le intenzioni radicali e divisive sostenute da alcuni gruppi di interesse. Purtroppo, nell'ultimo periodo alcune forze hanno cercato di destabilizzare il sistema democratico del paese, rifiutando di riconoscere le elezioni e i loro risultati e tentando di spostare il processo politico dalle istituzioni alla piazza. Tutto ciò ha notevolmente indebolito i risultati democratici conquistati con fatica dalla Georgia e rappresenta una grave minaccia per la sovranità del Paese, nonché per le sue aspirazioni europee ed euro-atlantiche.
Nonostante tutte queste sfide, guardo al futuro con ottimismo e credo sinceramente che la Georgia supererà le difficoltà sopra descritte e proseguirà il suo percorso europeo, poiché – per usare una perifrasi – né la Georgia può essere completa senza l'UE, né l'UE può essere completa senza la Georgia».
D: Il desiderio della Georgia e quello di integrarsi nell'Occidente e di aderire alla NATO. Sono necessarie riforme costituzionali per raggiungere questo obiettivo?
- Amb. Tamara Liluashvili: «L'integrazione euro-atlantica della Georgia non è solo un obiettivo di politica estera a lungo termine, ma anche un impegno costituzionale. La nostra Costituzione sancisce esplicitamente l'obiettivo di aderire alla NATO e all'Unione Europea come scelta sovrana sostenuta dalla stragrande maggioranza dei cittadini georgiani. Pertanto, non sono necessarie ulteriori riforme costituzionali: il nostro quadro giuridico e politico è già in linea con questa direzione strategica.
Consideriamo la NATO come una pietra miliare della moderna architettura di sicurezza europea, in quanto organizzazione di difesa collettiva in grado di garantire la sicurezza dei suoi Stati membri e di rafforzare la stabilità nella nostra regione. L'adesione alla NATO ci offrirà l'opportunità di uno sviluppo stabile e sostenibile.
Finora, la decisione più importante riguardante la futura integrazione della Georgia nell'Alleanza è stata presa nel 2008, in occasione del vertice NATO di Bucarest, dove gli Alleati hanno inviato un messaggio senza precedenti e molto chiaro: "La Georgia diventerà membro della NATO". La Georgia continua a fare la sua parte per raggiungere questo obiettivo».
D: Quale tipo di cooperazione tra la Georgia e la NATO sarebbe auspicabile in termini di difesa e sicurezza?
- Amb. Tamara Liluashvili: «La Georgia aspira ad aderire alla NATO, ha dimostrato di essere non solo un consumatore, ma un partner affidabile della NATO, e anche un importante contributore alla sicurezza euro-atlantica comune. Con la partecipazione alle operazioni guidate dalla NATO, tra cui l'ISAF e la missione Resolute Support in Afghanistan, la Georgia ha contribuito con il contingente più numeroso tra i paesi non membri, quindi, la Georgia sta già operando come un alleato ancor prima di diventare formalmente membro.
Le recenti esercitazioni NATO-Georgia 2025 e le esercitazioni militari multinazionali Agile Spirit 2025 e la partecipazione all'operazione marittima Sea Guardian della NATO dal 2023 dimostrano ulteriormente l'ampliamento della cooperazione reciprocamente vantaggiosa.
Per quanto riguarda la cooperazione pratica con la NATO, va sottolineato che il Pacchetto sostanziale NATO-Georgia (SNGP) è diventato la pietra angolare. La Georgia ha ottenuto lo SNGP al vertice NATO del Galles nel 2014, che migliora le capacità di difesa della Georgia, aumenta la sua resilienza, rafforza l'interoperabilità con la NATO e sostiene il processo di preparazione all'adesione alla NATO.
Guardando al futuro, il partenariato della Georgia con la NATO va oltre lo sviluppo delle capacità: rafforza anche la stabilità regionale e la deterrenza. In quanto Stato in prima linea che deve affrontare la continua occupazione russa dei suoi territori e pressioni ibride; la stretta cooperazione della Georgia con la NATO sostiene direttamente la sicurezza dell'intera area euro-atlantica».
D: Quali sono gli ostacoli da superare per aderire alla NATO?
- Amb. Tamara Liluashvili: «L'attuale contesto geopolitico, in particolare la guerra di aggressione in corso da parte della Russia contro l'Ucraina, ha complicato il quadro generale della sicurezza. Uno degli strumenti più potenti della NATO per diffondere la sicurezza e la stabilità nel continente è stata la sua politica di allargamento. La politica delle "porte aperte" della NATO si è rivelata un vero successo sia per i nuovi alleati che per l'Alleanza nel suo complesso. L'adesione di Finlandia e Svezia ne è l'ultimo esempio.
Sebbene la Georgia abbia compiuto progressi significativi nel suo percorso verso l'adesione alla NATO, manca la decisione politica da parte della NATO.
La Georgia continua a concentrarsi sull'approfondimento della cooperazione pratica e sulla dimostrazione che la nostra partnership contribuisce già alla sicurezza dell'area euro-atlantica. Riteniamo che il modo più efficace sia quello di mantenere il processo di integrazione attivo, visibile e reciprocamente vantaggioso, per superare le pressioni "esterne" e rafforzare la resilienza nazionale».
D: In che modo la Georgia può contribuire alla sicurezza del Mar Nero e alla stabilità regionale, compresa la concorrenza con i Paesi vicini (Russia e Turchia)?
- Amb. Tamara Liluashvili: «Situato al crocevia di civiltà e grandi potenze, il Mar Nero ha sempre rivestito un'importanza strategica. Per la Georgia non è solo una caratteristica geografica, ma un pilastro della sicurezza, della crescita economica e dell'integrazione euro-atlantica.
Nel corso degli anni, la Georgia ha lavorato per promuovere la pace, la stabilità e la cooperazione nella regione. Tuttavia, la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina ha drasticamente alterato il panorama della sicurezza, influenzando l'intera area euro-atlantica e sottolineando la necessità di un approccio occidentale unificato al Mar Nero, un collegamento chiave tra Europa e Asia, vitale per il commercio, l'energia e le comunicazioni. La sua sicurezza influenza direttamente la stabilità regionale e globale.
La Georgia sostiene da tempo un maggiore impegno occidentale e una visione globale per questa regione. Un Mar Nero sicuro, aperto alla libera navigazione e alla cooperazione, è essenziale per la pace e la prosperità euro-atlantica.
La Georgia lavora a stretto contatto con i suoi partner per contrastare le minacce in tutti i settori: marittimo, informatico, ibrido e della sicurezza energetica. Le nostre priorità principali sono: migliorare la consapevolezza marittima attraverso sistemi di guardia costiera e di sorveglianza più efficaci; proteggere le infrastrutture critiche, compresi i porti, le rotte energetiche e i cavi sottomarini; promuovere la sicurezza informatica e contrastare la disinformazione con i partner dell'UE e della NATO; sostenere meccanismi regionali congiunti per la risposta alle crisi e la protezione delle infrastrutture.
La pace e la stabilità nel Mar Nero possono essere raggiunte solo attraverso la difesa collettiva e la responsabilità condivisa. La piena integrazione della Georgia e dell'Ucraina nella comunità euro-atlantica rimane fondamentale per rafforzare la deterrenza e la resilienza sul fianco orientale della NATO.
L'occupazione russa dell'Abkhazia e la militarizzazione delle sue zone costiere rimangono però minacce dirette alla sovranità della Georgia e alla stabilità regionale. L'uso illegale dei porti occupati per scopi militari, il contrabbando e le operazioni ibride minano la pace e il diritto internazionale. La Georgia continua a chiedere un maggiore monitoraggio internazionale e l'impegno dei partner per contrastare queste minacce e garantire la sicurezza marittima nel Mar Nero».

Intervista a cura di Ciro Maddaloni
Esperto di eGovernment internazionale

Fonte: Ciro Maddaloni