Carabinieri TPC recuperano e rendono beni trafugati a Croazia

14-11-2025 20:59 -

GD - Gorizia, 14 nov. 25 - Recuperati dai Carabinieri beni della Croazia e della Curia Gorizia. “La Regione ha sempre cercato di tutelare un patrimonio importante per la nostra comunità e il lavoro instancabile dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale è un pilastro fondamentale in questa missione. Questa giornata valorizza l'impegno dietro ogni ritrovamento e la complessità del lavoro necessario per renderlo possibile".Lo ha detto l'assessore regionale a Infrastrutture e territorio del Friuli Venezia Giulia, Cristina Amirante, oggi a Gorizia a Palazzo Coronini Cronberg dove si è svolta la cerimonia ufficiale di restituzione di importanti beni culturali recuperati dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, frutto di una complessa operazione condotta in collaborazione con le forze dell'ordine croate e con Interpol.
L'iniziativa ha visto la riconsegna all'ambasciatore di Croazia, Jasen Mesic, di un raro volume a stampa del XVII secolo, “Historia di Trieste” di Fra Ireneo della Croce (1698), trafugato tra il 1982 e il 1985 dalla Biblioteca Nazionale ed Universitaria di Zagabria durante un vasto saccheggio che sottrasse oltre 1300 libri antichi.
Almeno una trentina di questi volumi transitarono in Italia, tra cui quello recuperato dalle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Gorizia. Parallelamente, alla Curia Arcivescovile di Gorizia sono state restituite sei epistole manoscritte del XIX secolo, in lingua italiana e tedesca, già parte dell'Archivio della Curia e riconducibili all'attività degli arcivescovi Joseph Walland e Saverio Luschin.
La consegna è avvenuta rispettivamente da parte del tenente colonnello Giuseppe Marseglia, comandante del TPC del Nord Italia, e del capitano Giorgio Zarantonello, comandante del TPC di Udine.
L’assessore Amirante ha ricordato l'impegno della regione nel recupero di beni architettonici e culturali affinché possano essere nuovamente fruiti dalla collettività: "Anche questa è una forma essenziale di restituzione dei beni all'utilizzo pubblico: lo abbiamo dimostrato con l'esedra di Villa Manin e con molti luoghi della cultura e della storia di Gorizia. Anche per questo ringraziamo le istituzioni per la collaborazione".
Questo recupero conferma come l'Italia non sia soltanto un Paese che subisce il traffico illecito di beni culturali, ma talvolta anche un luogo di transito per materiali sottratti illegalmente ad altri Stati. Le organizzazioni criminali hanno infatti affinato nel tempo tecniche sofisticate per dissimulare la provenienza e l'autenticità delle opere trafugate.
"La Regione Friuli Venezia Giulia rinnova il proprio impegno nel sostenere tutte le iniziative volte alla difesa e alla restituzione dei beni culturali, patrimonio non solo delle comunità locali ma dell'intera collettività internazionale" ha concluso Amirante.


Fonte: ARC