Marocco: amb. Salzano, "Italia e Marocco amici, ora costruiamo insieme"

25-10-2025 11:25 -

GD - Fes, 25 ott. 25 - L'ambasciatore italiano in Marocco, Pasquale Salzano, ha tenuto una lectio magistralis alla Fondazione Ducci di Fes, occasione per "tornare all'alba delle relazioni tra l'Italia e il Marocco e riconoscere, in questo incontro, la continuità di un dialogo che attraversa i secoli". A Fes, capitale culturale del regno, la memoria è scritta nelle mura antiche e nelle tracce della storia.
"Ogni relazione tra Stati come tra persone, nasce da un gesto di riconoscimento", ha detto il diplomatico italiano rivolgendosi alla platea di intellettuali e appassionati di storia. "Il tempo la trasforma, ma la sua essenza resta. Così è per il legame tra l'Italia e il Marocco: se oggi celebriamo due secoli di relazioni diplomatiche, è perché le loro radici affondano in una storia molto più antica, fatta di viaggi, di incontri e di scambi che precedono la diplomazia moderna".
Un approfondimento tra eventi e curiosità rivela i legami tra le due sponde del Mediterraneo, tra le nostre città d'acqua e di cultura e quelle del Marocco. Scambi di tradizioni e saperi, di merci e lettere. "Le città marinare italiane e i porti marocchini furono i primi laboratori di un Mediterraneo condiviso dove la lingua del commercio si intrecciava con quella della cultura e del rispetto reciproco.
Era una diplomazia senza protocolli, ma con un linguaggio universale: quello della curiosità e della fiducia", ha aggiunto Salzano.
Ma da qui ebbe origine tutto: "Da questa lunga consuetudine nacque, due secoli più tardi, la volontà di dare una forma duratura a un'amicizia già esistente. Un'amicizia che il Trattato di Amicizia e di Commercio del 1825, concluso tra il Regno di Sardegna e il Sultanato del Marocco, consacrò nel rispetto reciproco e nel riconoscimento della sovranità di ciascuno". Un legame dal valore simbolico, "due nazioni che si tendevano la mano in nome della cooperazione, anticipando una visione moderna del Mediterraneo come spazio di equilibrio e di scambio".
Poi dopo missioni e incontri, ha detto ancora, "le relazioni tra l'Italia e il Marocco hanno attraversato tutto il XX secolo mantenendo una notevole coerenza di spirito. Anche mentre il mondo cambiava rapidamente, il legame umano e culturale tra i nostri Paesi restava intatto". Per concludere che "Generazioni di italiani e marocchini si sono incontrate nelle scuole, nei cantieri, nelle università, nei laboratori artistici e nelle imprese... Sono stati insegnanti, architetti, medici, studenti, imprenditori, donne e uomini che, con discrezione e costanza, hanno contribuito a costruire un dialogo quotidiano fatto più di gesti che di parole. È grazie a questa trama viva di relazioni che l'amicizia tra le nostre due nazioni non ha mai perso vitalità".
E ora ? si è chiesto Salzano. "Due secoli dopo, il Mediterraneo ci invita a immaginare un nuovo modello di cooperazione. L'Italia e il Marocco condividono la stessa convinzione: il futuro non appartiene alle economie isolate, ma alle società capaci di collaborare".
In questo spirito si colloca anche il Piano Mattei per l'Africa, attraverso il quale l'Italia promuove una visione di co-sviluppo fondata su tre principi rivolti al futuro: la pari dignità, la formazione e lo sviluppo condiviso. Il Piano Mattei - spiega ancora Salzano - non è un'iniziativa, ma un metodo: costruire insieme, nel rispetto delle priorità e delle aspirazioni di ciascun Paese partner. Ed è qui che si deciderà se il mondo saprà costruire un nuovo equilibrio fondato sulla cooperazione", ha concluso l'ambasciatore italiano.


Fonte: Redazione