L'amb. Del Panta Ridolfi lascia la diplomazia e corre per Firenze sua città

19-04-2019 17:33 -


GD - Firenze, 19 apr. 19 – Da Berna a Firenze. Ossia dalla carriera diplomatica all'estero a quella politica 'a casa propria’ per amore della sua Firenze. È la scelta fatta da Marco Del Panta Ridolfi, fiorentino, classe 1961, fino a pochi mesi fa ambasciatore italiano in Svizzera, a Berna, che ha deciso di prendere un'aspettativa e candidarsi nella lista civica “Nardella Sindaco”, a sostegno del sindaco uscente di Firenze.
"Ho fatto il diplomatico con passione per 31 anni e mi sono detto che in questa fase la priorità era dare una mano dall'interno più che dall'estero”, ha spiegato all'ANSA, “ho realizzato che cominciare dalla mia città sarebbe stata la cosa più saggia e facile. Così a maggio dell'anno scorso, quando era in corso a Palazzo vecchio ‘State of the Union’, che è una mia iniziativa di quando ero segretario generale dell'Università europea, mi sono avvicinato al sindaco Nardella proponendogli il mio contributo alle prossime amministrative".
"Il sindaco mi ha invitato a metterci la faccia. E così è stato. Ho comunicato al ministero che me ne sarei andato in data da stabilire e da febbraio sono tornato a Firenze mettendomi in aspettativa". Del Panta ha già la sua 'ricetta’, ovviamente svizzera, da applicare al capoluogo toscano: "la Svizzera è un Paese che basa il suo successo non solo sulla finanza, ma anche su alcune parole chiave che sono: scuola, università, ricerca, meritocrazia, internazionalizzazione. Dobbiamo fare qui la stessa cosa se vogliamo assicurare un futuro alla nostra città e dobbiamo creare l'economia della conoscenza".
Ed ha aggiunto rilevando che "nel mondo globalizzato è l'unica formula di successo. Noi attraiamo turisti e studenti che vengono a studiare il nostro Rinascimento: dobbiamo fare in modo che si venga qui a studiare anche il nostro presente e il nostro futuro ed essere competitivi con le migliori realtà del mondo. Non è un obiettivo facile, ma occorre provarci", ha detto, "creando un ambiente al tempo stesso sicuro ed accogliente".
Sul dibattuto problema dell'ampliamento dell'aeroporto di Peretola, il diplomatico confessa di essere "un ambientalista di vecchia data. Però non bisogna essere ideologici, ma conciliare l'ambiente con lo sviluppo. Per me l'aeroporto va sviluppato, una città come questa ha bisogno di un aeroporto anche per attrarre turismo di qualità". Lo stesso vale per la stazione Foster. Secondo Del Panta "va fatta non per risparmiare 10 minuti fra Roma e Milano ma per liberare i binari di superficie e creare così una metropolitana leggera che collega est e ovest di Firenze". In bocca al lupo.


Fonte: Redazione