Nina è una madre single che trova lavoro in una casa di cura per anziani in Lombardia. Inizialmente si stabilisce bene, ma una notte viene chiamata nell'ufficio del suo supervisore e l'uomo le salta addosso. Nina rifiuta le sue avance ma quando decide di denunciare il suo capo, scopre che nessuno è disposto a sostenerla; non i suoi colleghi, non il suo ragazzo, e certamente non i suoi datori di lavoro.
Marco Tullio Giordana, che ha iniziato a lavorare su questo film molto prima della rottura dello scandalo Harvey Weinstein, ha modellato un dramma di grande attualità esplorando il coraggio necessario per difendere i propri diritti, i diversi atteggiamenti verso lo sciovinismo dilagante che si trovano tra gli italiani donne e il giusto processo della legge. Questo è un film volutamente stoico che misura attentamente i suoi punti e li fa contare.
Altro film italiano al "Washington Film Festival" è "Notti Magiche" (Magical Nights) di Paolo Virzì.