114º anniversario Repubblica di Cina: Taiwan e S. Sede unite per la pace
10-10-2025 11:11 -
GD - Città del Vaticano, 10 ott. 25 - L'Ambasciata della Repubblica di Cina Taiwan presso la Santa Sede ha celebrato il 114º anniversario della fondazione della Repubblica con un ricevimento ufficiale nel'Auditorium Conciliazione, alla presenza di membri delle comunità ecclesiastiche, del corpo diplomatico e di rappresentanti del mondo accademico, culturale e religioso. L'evento, presieduto dall'ambasciatore Anthony C. Y. Ho e da Madam Ho, si è aperto con gli inni nazionali della Santa Sede e della Repubblica di Cina (Taiwan), seguiti dal discorso del diplomatico. Nel suo intervento, l'amb. Ho ha ricordato il profondo legame storico tra Taiwan e la Chiesa cattolica, sottolineando come i missionari abbiano contribuito all'educazione, alla sanità e al servizio dei più bisognosi. L'amb. Ho ha menzionato che, dal suo insediamento nel maggio 2024, il presidente Lai Ching-Te ha mantenuto un impegno costante nel tutelare la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan. Ha ribadito che Taiwan, «come un faro di libertà e democrazia», continuerà a costruire ponti di pace e di carità insieme alla Santa Sede. Come ricordava San Giovanni Paolo II, «non abbiate paura», Taiwan resterà solidale e non cederà alla paura. L'ambasciatore ha inoltre aggiunto che, come Gesù Cristo e i Suoi discepoli, che difesero la verità e la giustizia di fronte alla persecuzione, Taiwan rimane salda nei propri principi — scegliendo la rettitudine al posto della convenienza e la convinzione invece del compromesso. Sotto la guida del presidente Lai e di Papa Leone XIV, Taiwan continuerà a promuovere i valori universali, a difendere la dignità umana e a proclamare l'eterno messaggio che «Dio è amore». Un momento di particolare rilievo è stato l'intervento del Card. Silvano Maria Tomasi, che ha elevato una preghiera per il popolo di Taiwan, sottolineando i valori di pace e fraternità che uniscono le due realtà: "Preghiamo affinché la Beata Vergine Maria continui a proteggere Taiwan e il suo popolo, e tutti noi, nel nostro dolore quotidiano, affinché possiamo riflettere i valori che rendono Taiwan forte". Il cardinale ha poi aggiunto: "Siamo grati per questa splendida occasione e ricordiamo che la forza che sostiene il nostro popolo e il nostro Paese non si basa sulle armi o sulla violenza, ma sulla buona volontà e sul rispetto reciproco, così da costruire insieme un'umanità migliore e vivere in un mondo più bello per tutti. Che Dio vi benedica". Durante la cerimonia, l'Ambasciata ha presentato una donazione di attrezzature informatiche all'Istituto Salesiano Don Bosco di Verona, ricevuta dal Don Massimo Zagato, che nel suo discorso di ringraziamento ha definito il gesto «una finestra sul futuro», sottolineando l'impegno condiviso nella formazione dei giovani e nell'educazione digitale. "Investire nella formazione dei giovani significa costruire una società migliore. Siamo onorati di avere al nostro fianco benefattori così attenti e vicini al mondo dell'educazione come Taiwan," ha dichiarato. L'evento ha inoltre visto l'inaugurazione di una mostra di sculture in sale dell'artista taiwanese Lo Kuang-Wei. Le sue opere, ispirate a episodi biblici, simboleggiano la fede e la resilienza del popolo taiwanese e incarnano il messaggio del logo del ricevimento — i cinque pani e i due pesci, simbolo di speranza, condivisione e armonia tra Taiwan e la Santa Sede. Il programma artistico ha incluso le esibizioni della soprano Lucia Lui, dei bambini dell'Istituto Paritario S.S. Vergine di Roma e un momento di fraternità ecumenica che ha reso tangibile il tema scelto per quest'anno: H.O.P.E. Humanity, Opportunities, Partnership, Encounter (Umanità, Opportunità, Partenariato, Incontro). La celebrazione si è conclusa con la benedizione del card. Tomasi e un brindisi augurale dell'amb. Ho, che ha invitato gli ospiti a condividere un messaggio di pace universale: "Crediamo che la vera grandezza non risieda nel potere, ma nell'amore. Taiwan continuerà a camminare in unità con la Santa Sede, costruendo ponti di pace e di carità".