Australia: inaugurato Padiglione Italia a Congresso Astronomico Internazionale
09-10-2025 14:38 -
GD - Sydney, 9 ott. 25 - All’International Convention Centre di Darling Harbour, in Australia, l’Italia ha inaugurato il Padiglione nazionale al 76° International Astronautical Congress (IAC) 2025 di Sydney, consolidando così la collaborazione spaziale con l’Australia. L’evento ha visto la partecipazione di autorità governative, rappresentanti delle agenzie spaziali, leader industriali e media, tutti riuniti per celebrare il crescente partenariato italo-australiano nel settore spaziale.
A dare il benvenuto ai presenti è stata Simona Bernardini, Commissario per il Commercio dell’Italia in Australia, che ha sottolineato l’importanza strategica della collaborazione internazionale nel settore spaziale.
“L’Italia è il terzo più grande contributore dell’Agenzia Spaziale Europea e firmatario fondamentale dell’Artemis Accord, che sottolinea il nostro forte impegno all’interazione internazionale”, ha dichiarato Bernardini. “Vorrei ringraziare i nostri ospiti: Rebecca McPhee, Deputy Secretary, Investment NSW; Roberto Rizzo, responsabile dell’ambasciata d’Italia; Enrico Palermo, presidente dell’Agenzia Spaziale Australiana; Teodoro Valente, presidente dell’ASI Agenzia Spaziale Italiana; Dan Lloyd, CEO dell’Associazione Industriale Spaziale d’Australia; Lisa Vitaris, direttore IAC 2025 Sydney; Stefano Beco, coordinatore aerospaziale AIAD; Gianluca Rubagotti, console generale d’Italia a Sydney; Marco Lazzarino, attaché scientifico dell’Ambasciata d’Italia; Marco Bertoli, attaché della Difesa; Andrea Tenconi, analista commerciale; Rebecca Walker, assistente analista commerciale di ICE Agenzia Sydney. Siamo onorati dalla vostra presenza e grati per il vostro sostegno nel rafforzare la partnership tra Italia e Australia nel settore spaziale”, ha aggiunto. Bernardini ha inoltre ricordato i risultati concreti della collaborazione bilaterale, citando in particolare il progetto SPIRIT, un nanosatellite realizzato grazie all’integrazione tra tecnologia italiana e know-how australiano. “La partnership tra Italia e Australia è stata rafforzata attraverso il Memorandum of Understanding firmato nel 2023 tra l’ASI e l’Australian Space Agency, che ha stabilito un quadro di collaborazione a lungo termine. Questo ha già prodotto risultati tangibili, come la missione SPIRIT, dove tecnologia italiana ed esperienza australiana si sono incontrate in orbita. Guardiamo con fiducia ai prossimi progetti congiunti nell’osservazione della Terra, nelle tecnologie spaziali e nelle future missioni Artemis”, ha spiegato Bernardini, introducendo Rebecca McPhee, Deputy Secretary, Investment NSW. Il presidente dell’ASI Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente, ha sottolineato il ruolo dello spazio come strumento di pace e sviluppo. “Questi sono tempi difficili, ma siamo convinti che lo spazio sia uno strumento potente per generare benefici per tutti. Durante questa giornata, l’Agenzia Spaziale Italiana annuncerà connessioni e attività di cooperazione con colleghi internazionali, con l’obiettivo di consolidare partnership nella scienza spaziale, nella tecnologia e nella diplomazia spaziale. Vi invito a visitare il Padiglione e a scoprire le eccellenze italiane in questo campo”, ha dichiarato Valente. L'incaricato d'affari dell’Ambasciata d’Italia, Roberto Rizzo, ha sottolineato il ruolo strategico dell’iniziativa dal punto di vista commerciale e diplomatico: “L’Italia, attraverso questa conferenza, presenta le sue soluzioni innovative e prodotti di alta tecnologia, rafforzando la collaborazione con l’Australia e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi futuri condivisi. Questo Padiglione è uno strumento speciale per facilitare l’interazione tra ricercatori italiani e venditori australiani, promuovendo l’eccellenza italiana”. Il progetto SPIRIT dimostra come tecnologia spaziale, commercio e scienza possano integrarsi. Questa iniziativa rappresenta una continuità dei rapporti internazionali tra i nostri Paesi, unendo aziende e ricercatori italiani e australiani. Alcune delle aziende portate qui dall’Italia hanno avuto la possibilità di promuovere autonomamente le proprie tecnologie e capacità. È un positivo sviluppo per le collaborazioni scientifiche e industriali tra Italia e Australia”.