“La difesa e la sicurezza non sono mai un bene esclusivamente nazionale, ma un dovere collettivo nei confronti dei cittadini europei. Non abbiamo più il lusso di rimandare poiché l’Europa ha bisogno di una difesa comune, credibile, pronta e industrialmente solida. Non parliamo più soltanto di terra, aria e mare, ma di domini che incidono direttamente sulla vita quotidiana dei cittadini. Difendere significa oggi operare in scenari multidominio, sviluppare nuove tecnologie e formare nuove competenze, coinvolgendo in modo strategico i giovani e le professionalità STEM”, ha detto rilevando che “La difesa non è un costo, non è il contrario della pace, ma la garanzia stessa che la pace possa esistere e durare. È l’assicurazione sulla nostra libertà”.
La presenza a Bucarest del sottosegretario è stata anche occasione di incontro con il Segretario di Stato alla Difesa romeno, Sorin-Dan Moldovan, a cui è stata ribadita l’importanza delle relazioni bilaterali tra Italia e Romania, sia sul piano militare sia nel settore industriale della difesa.