La Dichiarazione di Tianjin ha condannato fermamente il terrorismo e si è opposta al "doppio standard" dei Paesi occidentali nella lotta al terrorismo.
Il presidente cinese Xi Jinping ha proposto una iniziativa di governance globale (Global Governance Initiative - GGI), che sottolinea i principi di uguaglianza sovrana, Stato di diritto internazionale e multilateralismo, segnalando una spinta verso un ordine globale più equo e non sbilanciato verso un solo.
Lo SCO ha già previsto di estendere l'iniziativa facilitando l'adesione di nuovi Paesi e su questa base il Laos è stato ammesso come partner al dialogo. Per dare ufficialità alla possibilità di fare aderire nuovi Paesi all'iniziativa, la SCO ha riformato la propria struttura organizzativa uniformando lo “status di osservatore” e lo status di “partner di dialogo” in una nuova categoria denominata "Partner SCO".
Il vertice di Shanghai segna anche un importante risultato politico: è il primo incontro di persona, dopo sette anni, tra il primo ministro Narendra Modi e il presidente Xi Jinping.
I due leader hanno concordato di rafforzare la cooperazione in materia di commercio e stabilità dei confini, marcando un importante "reset" e un nuovo inizio nelle relazioni, spesso contrastanti, tra India e Cina a causa della disputa di confine lungo la Linea di Controllo Effettiva (Line of Actual Control - LAC), la linea di cessate il fuoco stabilita informalmente dopo il conflitto sino-indiano del 1962, nella regione dell'Himalaya.
Il patto firmato a Shanghai è stato definito da tutti gli osservatori come un'iniziativa per creare un contrappeso al predominio occidentale e per rispondere alla guerra commerciale e diplomatica dei dazi e delle sanzioni da parte della presidenza americana.
La Cina con il vertice di Shanghai ha dimostrato che può avere una “alternativa commerciale" con tutti gli altri Paesi attualmente ai margini delle relazioni internazionali.
“C'è un mare fuori”, come insegnano le tecniche di marketing più aggressive. Ci sono altre possibilità che aspettano solo di essere colte e altri mercati da esplorare e sviluppare. Questo dà un'ulteriore posizione di forza alla Cina nelle trattative commerciali con gli Stati Uniti e con l'Europa.
Nota: La Cina parla molto spesso di "doppio standard" nella lotta al terrorismo, riferendosi ai gruppi separatisti che compiono attacchi e violenze nella regione dello Xinjiang, dove il Movimento islamico del Turkestan orientale (ETIM) e altri gruppi etnici separatisti, compiono azioni che la Cina classifica come atti di terrorismo. La Cina critica gli Stati Uniti e gli altri Paesi occidentali per non aver classificato in modo uniforme questi gruppi come organizzazioni terroristiche.