L'evento, dedicato alla promozione del vino, dell'agriturismo e delle tradizioni locali, ha visto la partecipazione di numerose personalità di spicco e delegazioni internazionali con oltre 30 Nazioni rappresentate tra le quali Giappone, Turchia, Corea del Sud, Russia, Georgia, India, confermandosi come una iniziativa cruciale per lo scambio culturale e l'avvio di nuove collaborazioni commerciali.
La presenza del console Leonardo Comucci ha sottolineato il rafforzamento dei legami tra Uzbekistan e Italia, in particolare nel settore turistico e commerciale.
Il festival, giunto alla sua terza edizione, ha inoltre offerto un'opportunità unica per esplorare le potenzialità di sviluppo dell'agriturismo nella regione di Tashkent, che negli ultimi anni ha registrato una crescita imponente del numero di visitatori.
Il console Comucci nella prima giornata alla quale erano presenti le autorità ha confrontato, in un excursus storico, le peculiarità della viticoltura italiana e uzbeca. Durante la seconda giornata, dedicata agli aspetti più tecnici sulla produzione vinicola, Leonardo Comucci, sommelier e grande esperto del settore vitivinicolo, ha esaminato le differenze sull' adattabilita' e resilienza delle varietà delle uve italiane e uzbche in relazione ai cambiamenti climatici in atto nei due Paesi.
Dalla partecipazione e dalle relazioni presentate, particolarmente apprezzate, sono scaturite alcune opportunità di collaborazione tra le università toscane e uzbeche che verranno affinate nei prossimi mesi anche attraverso scambi tra gli specialisti dei dipartimenti universitari di viticoltura.
Molto proficui anche gli incontri tenuti dal Console Comucci con Mirzayev Zoir Toirovich Governatore della Regione di Tashkent e con Shadiyev Umid Rustamovich Presidente del dipartimento del turismo uzbeco che consentiranno di intensificare i rapporti bilaterali commerciali tra i due paesi rappresentando nuove opportunità di sviluppo.
Si stima che l'edizione di quest'anno abbia superato le aspettative, attirando oltre 150.000 visitatori, a testimonianza del crescente interesse per il settore vitivinico uzbeco e traino per il settore del turismo enogastronoomico.
La partecipazione del console Leonardo Comucci consolida la partnership duratura con l'Italia, con l'obiettivo di incrementare gli scambi turistici e commerciali tra Italia e Uzbekistan.
