Senato: presentazione “La diplomazia giuridica”, volume curato da Alfredo M. Durante Mangoni e da Giovanni Tartaglia Polcini

06-04-2019 11:04 -

GD - Roma, 6 apr. 19 - Al Senato della Repubblica si svolgerà la presentazione del volume “La diplomazia giuridica”, curato da Alfredo M. Durante Mangoni e da Giovanni Tartaglia Polcini, membro del Comitato Scientifico dell’Eurispes.
L'incontro si terrà nella Sala Zuccari, Palazzo Giustiniani, in Via della Dogana Vecchia, 29, martedì 9 aprile alle ore 11,30, con gli interventi di Elisabetta Belloni, segretario generale Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale; Paola Severino, rappresentante Speciale della Presidenza OSCE per la lotta alla corruzione; Francesco Viganò, giudice costituzionale; Raffaele Cantone, presidente Autorità Nazionale Anticorruzione; Federico Cafiero de Raho, procuratore nazionale Antimafia ed Anti-terrorismo; moderatore il giornalista Maurizio Molinari, direttore de “La Stampa”.
L’Italia è in prima linea nelle attività internazionali di contrasto alla corruzione ed al malaffare. I nostri modelli normativi e operativi che guidano l’azione giudiziaria ed amministrativa incontrano grande interesse all’estero. In questa ottica, la Farnesina sta sviluppando un’azione di «diplomazia giuridica» per promuovere iniziative bilaterali e multilaterali a sostegno di ambienti economici orientati alla legalità, in cui le nostre imprese possano concorrere in trasparenza e in condizioni di parità. L’obiettivo di queste azioni è la tutela della reputazione del Paese, riducendolo iato tra percezione all’estero e realtà dell’ordinamento giuridico e del sistema economico, nei quali i presidi anticorruzione, antimafia ed antiriciclaggio hanno dato prova di solidità ed efficacia. Il volume aspira a delineare, per la prima volta a livello scientifico, una sistematizzazione organica del concetto di diplomazia giuridica, accompagnata dalla descrizione delle relative prassi maturate nell’azione dei rappresentanti italiani impegnati in sede bilaterale e multilaterale su questi temi.
La diplomazia giuridica consente un viaggio nello spazio e nel tempo verso migliori modelli normativi. Nello spazio, essa permette di traslare, condividere ed esportare norme, istituti, modelli organizzativi e sistemi di valori. Nella misura in cui individua e studia le best practices diffusesi o affermatesi altrove, essa consente di anticipare scenari, come in un ipotetico viaggio nel tempo. Spesso avviene che modelli nazionali – indicati o riconosciuti come termini di riferimento – assurgano a standard nelle sedi multilaterali e, attraverso meccanismi convenzionali, finiscano per condizionare, permeandola, la legislazione nazionale di domani.
Ciò accade per i modelli italiani antimafia ed anticorruzione, per le nostre esperienze di prevenzione del riciclaggio di capitali illeciti e per le nostre banche dati e tecniche investigative; o ancora per la responsabilità delle persone giuridiche e per la destinazione a finalità sociali dei beni confiscati. L’ANAC e la DNA costituiscono oggi modelli globali cui si riferiscono numerosi ordinamenti e quadri multilaterali.
Studiare in via preventiva e in maniera approfondita i fenomeni criminali, sul piano transnazionale, offre un approccio inedito per agganciarli e governarli nel miglior modo possibile.
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Fonte: Redazione