Festival Diplomazia 2017: ministro Alfano chiude l´8.a edizione con 9600 presenze

30-10-2017 10:49 -

GD - Roma, 30 ott. 17 - Ancora un´edizione sfavillante e utile, significativa e incisiva per il Festival della Diplomazia, che ha confermato la centralità internazionale di Roma come capitale di respiro e di grandi relazioni diplomatiche. Con 9600 presenze, 240 speakers tra cui oltre 50 ambasciatori provenienti da 16 Paesi e 70 Ambasciate coinvolte, si è infatti conclusa l´ottava edizione del Festival della Diplomazia che a Roma ha visto 7 percorsi tematici sviluppati in 65 eventi con 8 Università romane coinvolte e con oltre 500.000 contatti social per #Diplomacy17. La serata di chiusura a Villa Madama ha visto l´intervento del Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Angelino Alfano.
"Sono un precario di lusso", ha detto il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, intervenuto a Villa Madama per la cena conclusiva del Festival della Diplomazia 2017. "In Italia non c´è l´abitudine ad avere una stabilità governativa per quanto riguarda gli affari interni, ma c´è una grande stabilità in politica estera, che non è mai cambiata nel corso della nostra storia recente. Io sono il 37° ministro degli Esteri, il quarto in questa legislatura, ma i principi su cui si basa la mia azione sono gli stessi che guidavano i miei predecessori a partire dai tempi della guerra fredda", ha aggiunto Alfano ricordando, poi, che "siamo un Paese che è cresciuto con il rispetto per il Patto Atlantico, ma che è stato riscaldato dal gas sovietico ed il primo pilastro della nostra politica internazionale è stato mantenere sempre il dialogo e le buone relazioni con l´est del mondo. Il secondo pilastro con cui l´Italia si è distinta è sicuramente l´impegno verso l´Europa e la convinzione che l´idea comunitaria andasse ben oltre quella di un mercato unico".
Alfano ha continuato affermando che "il terzo pilastro della politica estera nazionale è la centralità e la vocazione di guardare al Mediterraneo come ad un´area geografica, che può apparire ristretta, quasi un lago rispetto agli oceani, ma in cui molto si svolge e in cui l´Italia ha da sempre un ruolo fondamentale, come si è visto nella nostra continua politica di accoglienza e ospitalità. Un quarto pilastro si basa sul multilateralismo, che per noi deve essere sempre più efficace, e fondato sul dialogo. Ultimo pilastro, ma non meno importante, è la difesa dei diritti umani, così come del nostro patrimonio culturale: il nostro Paese insieme alla Francia ha recentemente presentato una risoluzione importante in ambito ONU, ovvero: la protezione dei beni culturali immessi a rischio dai conflitti bellici. Questa è l´Italia e questi sono i nostri principi di politica estera, sostenuti e difesi nel tempo".
Il Ministro ha parlato nello stesso giorno dell´indipendenza Catalana e riprendendo il titolo del Festival della Diplomazia ha sottolineato che i "principi vengono visti nel rischio di crisi economica e sicurezza e nelle crisi migratorie. Da questi rischi nascono però i modelli principi per salvaguardare gli stessi principi", di cui si è parlato come tema portante del festival conclusosi ieri sera a Villa Madama.
Il Festival della Diplomazia 2017 ha viaggiato fra il Centro Studi Americani e Spazio Europa, la sede Confitarma e l´Associazione Stampa Estera, oltre alle 10 sedi diplomatiche messe cortesemente a disposizione.
In occasione dell´apertura della mostra "Da Laika a oggi, sessanta anni di ricerca spaziale", ha effettuato un collegamento in diretta con due cosmonauti russi che hanno mandato i loro saluti dalla Stazione orbitante e con l´evento dedicato alla cooperazione internazionale per l´edilizia antisismica ha portato una delegazione giapponese e una cilena a visitare i luoghi del terremoto ad Amatrice, portando nel cuore della capitale la grande diplomazia internazionale.
L´appuntamento è rinnovato per la nona edizione del Festival della Diplomazia a ottobre 2018.
Info: www.festivaldelladiplomazia.it



Fonte: Redazione