Auto: italiana Brembo, leader mondiale dei freni, punta sulla Cina e ad espandersi

03-04-2019 20:55 -

GD - Nanchino, 3 apr. 19 -L’azienda italiana Brembo, leader mondiale dei freni per auto, scommette sulla Cina e punta a ingrandirsi ulteriormente. Il presidente e azionista di riferimento Alberto Bombasseilo ha detto a Nanchino. Nel capoluogo dello Jiangsu, infatti, la multinazionale dei freni ha inaugurato un nuovo stabilimento per la produzione di pinze frenanti e fuselli in alluminio destinati alle case americane ed europee che producono automobili di alta gamma in Cina (tra cui Bmw, Mercedes, Audi), ma anche ai produttori locali di auto elettriche come Nio, ossia la 'Tesla cinese’. Cento milioni di euro l'investimento per il nuovo polo produttivo - il terzo in Cina - che impiega oltre 450 persone e ha la capacità di 'sfornare’ oltre 2 milioni di pezzi l'anno.
Realizzato secondo i criteri tecnologici più avanzati dell'Industria 4.0, il sito integra su 100 mila metri quadrati fonderia e 67 linee produttive per arrivare dalla materia prima fino alla spedizione del prodotto finito.
“L'inaugurazione consolida la presenza di Brembo in una delle aree geografiche più strategiche per la nostra crescita e sviluppo”, ha spiegato Bombassei, prevedendo che “nel giro di cinque anni la Cina passerà da terzo a primo mercato” del gruppo bergamasco.
“Questa apertura arriva in un momento in cui le relazioni tra Italia e Cina sono ottime ed è in linea con gli accordi firmati durante la visita a Roma del presidente Xi Jinping”, ha sottolineato il sottosegretario allo Sviluppo Economico Michele Geraci, che insieme a Bombassei ha tagliato il nastro del nuovo stabilimento cinese di Brembo.
Nel 2018 il fatturato di Brembo in Cina ha sfiorato i 302 milioni di euro (+12% sull'anno), a fronte degli oltre 2,6 miliardi di ricavi globali (+7,2%).
“Per essere più vicini ai produttori cinesi abbiamo già aperto un centro di ricerca e sviluppo a Nanchino, che è destinato a ingrandirsi”, ha aggiunto il vicepresidente esecutivo della società, Matteo Tiraboschi.
Alla cerimonia di inaugurazione con l'ambasciatore italiano a Pechino, Ettore Francesco Sequi, erano presenti il viceministro della Scienza e della Tecnologia cinese Xu Nanping; il sindaco di Nachino, Lan Shaomin.


Fonte: Redazione