Vaticano: la questione del mancato accreditamento dell´ambasciatore del Libano in odore di massoneria

28-10-2017 10:51 -

GD – Città del Vaticano, 28 ott. 17 – In Vaticano pende la questione del mancato accreditamento del nuovo ambasciatore del Libano perchè in odore di massoneria. Il Papa, infatti, nel corso di un colloquio con il presidente libanese Hariri gli ha formalmente fatto sapere che Johnny Ibrahim, individuato dal Governo di Beirut per rappresentarlo in Vaticano, non sarebbe mai stato accolto per la sua appartenenza ad una loggia massonica francese. Una decisione che ha colto tutti di sorpresa, a partire dallo stesso presidente libanese.
Il diplomatico in discussione è sinora console generale del Libano a Los Angeles e a luglio aveva festeggiato la sua nomina condividendola anche con diversi prelati americani.
Il presidente Hariri, spiazzato da questa inattesa pronuncia vaticana, ha subito assicurato che avrebbe individuato una soluzione alternativa.
Ma non si sa se sono servite le successive dichiarazioni del presidente libanese alla stampa tranquillizzanti sul fatto che avrebbe risolto il problema in tempi rapidi.
Da parte sua il diplomatico in discussione ha ammesso di avere effettivamente avuto legami con la massoneria francese, ma senza però averne mai fatto parte.
Preoccupate ma anche ispirate a cautela le valutazioni della vicenda da parte della massoneria italiana. "Ho solamente letto la notizia ma non posso saperne e non so se il rifiuto sia stato legato alla presenza del diplomatico nelle file massoniche o se ci sono altre motivazioni", ha dichiarato Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d´Italia, la principale loggia massonica attiva in Italia. Ed ha aggiunto che si tratta di "un fatto che, se fosse confermato, sarebbe grave. Ma noi muratori vogliamo costruire ponti con tutti e non muri e credo che questo sia un pensiero anche di Papa Francesco".





Fonte: Redazione