A Nanjing 1° Summit Italo-Cinese su innovazione, lettera d'intenti Kilometro Rosso e Nanjing Science Town

02-04-2019 17:53 -

GD - Nanjing, 2 apr. 19 - A Nanjing si è svolto il primo China-Italy Innovation and Development Summit, un bilaterale sino-italiano sll'innovazione e sullo sviluppo, organizzato dalla Nanjing Science Town, dalla Fondazione Italia Cina e dal Gruppo Chic con la partecipazione di ECSI Consulting.
L’evento assume particolare rilevanza nel contesto della nuova Via della Seta e degli accordi appena siglati a Roma dai presidenti Xi Jinping e Giuseppe Conte che prevedono un’intensificazione della collaborazione tra i due Paesi, e fa seguito alla Settimana della Scienza, Tecnologia e Innovazione Italia-Cina tenutasi nel dicembre scorso in Italia con la partecipazione di Wang Zhigang, ministro della Scienza e della Tecnologia del governo cinese, e Alberto Bombassei, che ritorna a Nanchino (Nanjing) nella sua duplice funzione di presidente della Fondazione Italia Cina e di Kilometro Rosso, uno dei principali distretti europei dell’innovazione.
Al centro del summit c’è la firma di una lettera di intenti (LoI) proprio tra i due distretti tecnologici: Kilometro Rosso e Nanjing Science City, avvenuta alla presenza di autorità cinesi e italiane tra cui Hu Hong, vicesindaco della città di Nanjing, Qi Yuwei, segretario di Pukou District Committee, e Bartolomeo Pietro Lamonarca, console generale d’Italia a Shanghai.
Alberto Bombassei ha manifestato la sua soddisfazione per l’accordo: “La firma di oggi tra il Kilometro Rosso e la Nanjing Science City è sicuramente un primo, ma importante passo in questo percorso e siamo certi che contribuirà a rafforzare i nostri rapporti futuri in vista di una collaborazione sempre più stretta e fruttuosa tra Italia e Cina”.
L’obiettivo della Science City cinese, un complesso interamente dedicato alla scienza e all’innovazione tecnologica che sorge nel distretto di Pukou, è l’identificazione di opportunità di innovazione congiunte tra aziende italiane e aziende cinesi. La cooperazione scientifica tra Italia e Cina è oggi di particolare interesse per le relazioni industriali dei due Paesi alla luce dei piani Industria 4.0 e Made in China 2025 che, seppur non sovrapponibili, puntano alla riqualificazione del sistema industriale nazionale.
Secondo la Fondazione Italia Cina, l’innovazione industriale gioca un ruolo importante nell’interscambio fra Italia e Cina che è costituito per 9 settori su 10 dalla stessa categoria di prodotti, un fattore che richiama all’esigenza di cooperazione e integrazione fra i nostri Paesi.
Questo aspetto chiave è stato puntualizzato da Paolo Cervini, alla guida di ECSI Consulting, leader globale in ambito di strategie per l’innovazione: “Per una azienda italiana interessata a un percorso di sviluppo, è diventato un elemento ormai imprescindibile comprendere le più recenti strategie di innovazione in 'ambito Cina': in termini di soluzioni digitali e modelli di business e organizzativi (in particolare quelli guidati da ecosistemi). Questo non solo per rafforzare la propria presenza sul mercato cinese, ma in generale come leva strategica per competere a livello internazionale”.
Il convegno ha approfondito questi temi e dato spazio alla condivisione di best practices attraverso una serie di testimonianze di protagonisti diretti italiani, cinesi e internazionali tra cui Camera di Commercio Italia-Cina, Camera di Commercio Europea in Cina, Harvard Business Review, Comau, DooPlus Group, Savino del Bene, Deloitte, Nanjing University of Technology e National Internet of Things Demonstration Project.


Fonte: Redazione