Bolivia: ambasciata valorizza la pittura italiana in epoca coloniale

02-07-2025 19:20 -

GD - La Paz, 2 lug. 25 - In occasione della visita in Bolivia della dott. Elena Amerio, ricercatrice storica dell’arte, una delle maggiori specialiste nello studio della pittura religiosa in epoca coloniale, l’ambasciatore italiano Fabio Messineo ha visitato il Museo Nazionale d’Arte di La Paz, ove sono conservate alcune opere del pittore gesuita Bernardo Bitti.
Quest’ultimo è unanimemente considerato – insieme ad altri due artisti italiani, Matteo da Lecce e Angelino Medoro – uno dei padri della pittura coloniale in Sud America per avervi introdotto i canoni rinascimentali e aver formato un’importante scuola di artisti latino-americani.
Bernardo Bitti nacque a Camerino nel 1548 e pochi anni dopo l’ordinazione sacerdotale venne inviato in Perù “per evangelizzare attraverso l’arte”; soggiornò anche nell’attuale Bolivia, soprattutto a Sucre, Potosi e La Paz, dove realizzò sculture e dipinse importanti quadri e telai per pale d’altare.
Grazie alla direttrice Claribel Arandia è stato possibile visionare due quadri attribuiti a Bernardo Bitti e soprattutto una terza opera, non esposta, legata a una commissione del gesuita P. Vincenzo Pizzuto, originario di Cosenza, che per molti anni fu responsabile della missione di Juli sul Lago Titicaca.
La visita ha anche offerto l’opportunità di visitare il laboratorio di restauro, guidato da un maestro boliviano specializzatosi ad Urbino, e per concordare tra l’istituzione museale e l’Ambasciata future iniziative di valorizzazione della pittura italiana in epoca coloniale.

Fonte: Redazione