Luiss presenta nuovo importante Osservatorio sul Rischio Geopolitico
12-06-2025 18:13 -
GD - Roma, 12 giu. 25 - In un mondo segnato da crescenti instabilità e da una diffusa conflittualità, l'Università LUISS "Guido Carli", da una idea dell'amb. Giampiero Massolo, ha inaugurato l'Osservatorio sul Rischio Geopolitico. Si tratta di una nuova iniziativa scientifica pensata per offrire ai decisori pubblici e e a quelli privati uno strumento avanzato di analisi, prevenzione e gestione del rischio geopolitico. L'iniziativa, presentata nel corso di un evento con diverse autorevoli presenze(tra cui gli ambasciatori Salzano, Talò e Terracciano), si sviluppa attorno a un innovativo indice integrato di rischio geopolitico, elaborato in house dall'ateneo romano attraverso metriche qualitative e quantitative in grado di intercettare tanto le tendenze macro dell'ambiente geopolitico quanto i fattori più prossimi ai singoli Paesi o settori economici oggetto di analisi. Alla presentazione, nella Sala delle Colonne dell'Università, ci sono stati gli interventi del rettore Paolo Boccardelli; di Stefano Lucchini, chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo; dell'amb. Giampiero Massolo, già segretario generale della Farnesina e presidente di Mundys, che è stato chiamato dirigere l'Osservatorio insieme al prof. Enzo Peruffo, a cui sono affidate le considerazioni conclusive. In collegamento è intervenuto dagli Stati Uniti il prof. Cliff Kupchan, presidente del think tank americano Eurasia Group, con un'analisi sull'impatto del rischio geopolitico sui mercati internazionali. Approfondimenti sui contenuti e le finalità dell'Osservatorio sono stati enunciati da Manfredi Valeriani, docente di Rischio Politico alla Luiss; da Carlo Gallo, analista esperto di rischio geopolitico; da Carolina Di Stefano, docente di Storia delle Relazioni Internazionali. Nel corso dell'evento è stato anche illustrato il White Paper pubblicato dall'Osservatorio che sintetizza l'approccio metodologico e i principali prodotti che verranno realizzati: analisi di rischio effettuate attraverso un modello multidimensionale, che tiene conto di fattori strutturali e non, e che è in grado di adattarsi tempestivamente agli sviluppi geopolitici; analisi d'area e briefing personalizzati, pensati per le esigenze specifiche di aziende e istituzioni; mentoring dedicato alla gestione del rischio geopolitico per manager, quadri e policy-maker. L'Osservatorio sul Rischio Geopolitico nasce all'interno del Centro di Ricerca in Strategic Change 'Franco Fontana' con il sostegno di Intesa Sanpaolo, con l'obiettivo di contribuire, con rigore analitico e spirito operativo, alla comprensione dei rischi globali. Nel panorama internazionale attuale, sempre più caratterizzato da volatilità e da un crescente intreccio tra economia e geopolitica, l'Osservatorio si propone come un punto di riferimento per supportare decisioni consapevoli, tempestive e strategicamente informate. La filosofia dell'originale iniziativa della LUISS è quella interpretare gli sviluppi geopolitici, misurarne il rischio, offrire un supporto ai decisori pubblici e privati. Lo strumento mira a una "visibilità quasi in tempo reale sulle dinamiche geopolitiche che interessano Paesi e Regioni di prioritario interesse per il business italiano". L'obiettivo è "anticipare i cambiamenti, rivalutare l'esposizione, ottimizzare i flussi commerciali e modulare le strategie di investimento di conseguenza". Come si legge sul White paper dell'Osservatorio, il nuovo Indice, "integra fattori di rischio strutturali, situazionali e attuali, cogliendo sia le sfide presenti sia le dinamiche evolutive della politica internazionale. L'indice differenzia tra tipi di esposizione aziendale - commercio e investimenti diretti esteri - e adatta i suoi output a quattro settori chiave dell'economia italiana: bancario e finanziario, energia, difesa e manifatturiero". Il sistema internazionale, sta "attraversando una prolungata fase di transizione e frammentazione, caratterizzata da incertezza strategica e dalla mancanza di un ordine chiaro e condiviso. L'equilibrio post-Guerra Fredda, incentrato sulla supremazia americana e su un ordine liberale basato sulle regole, si è eroso senza lasciare spazio a una nuova architettura stabile. Questa era è contraddistinta da molteplici crisi e frizioni multipolari. Stati e attori privati devono navigare queste complessità minimizzando i rischi e massimizzando le opportunità". "Questo periodo è caratterizzato dall'assenza di una potenza di riferimento che voglia, o possa, dettare l'agenda globale. C'è poi un proliferare di crisi nessuna delle quali risolvibili, tutte al massimo mitigabili. In un magma di questo tipo, oggettivamente inedito per portata e pluralità, avere uno strumento che aiuta a misurare il rischio credo possa essere utile per istituzioni e aziende", ha detto l'amb. Massolo durante l'inaugurazione dell'Osservatorio sul rischio geopolitico dell'università Luiss, di cui ha assunto la direzione. Ed ha aggiunto: "È importante per un decisore politico-istituzionale, o per quello di una azienda, avere dei benchmark, dei punti di riferimento il più possibile attendibili. L'Osservatorio si propone di fare questo, cercando di misurare i rischi; quindi non soltanto offrendone l'evoluzione dal punto di vista del racconto, ma anche cercando di misurarli. Il lancio di un Indice di rischio geopolitico caratterizza questo Osservatorio".
Da parte sua Stefano Lucchini, chief institutional affairs and external communication officer di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato che "Oggi, in un mondo in cui la velocità delle trasformazioni è esponenziale, non si può più prescindere dal contesto geopolitico, che si tratti di investimenti all'estero, di finanziamento, di pianificare politiche economiche o strategie di impresa nel breve-medio termine". Ed ha spiegato che come Banca Intesa "abbiamo aderito a questa nuova iniziativa per tre ragioni: la prima, le proposte dell'amb. Massolo sono sempre orientate al bene comune; la seconda, perché la Luiss fa parte da molti anni della cultura di Intesa Sanpaolo: è il luogo della formazione che rispecchia i valori di impegno sociale che contraddistinguono Intesa Sanpaolo e dove, tra l'altro, si sono laureati i nostri vertici; infine, l'Osservatorio è in linea con l'identità storica delle banche: investire nel sapere e diffondere la conoscenza, per comprendere il cambiamento".