CGIE: assemblea plenaria dal 16 al 20 giugno

11-06-2025 15:41 -

GD - Roma, 11 giu. 25 - Il CGIE Consiglio Generale degli italiani all’Estero si riunisce a Roma dal 16 al 20 giugno per l'assemblea plenaria. I 63 consiglieri del CGIE verranno ricevuti al Quirinale il pomeriggio del 17 giugno dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, passaggio significativo e di grande importanza per la rappresentanza degli italiani all’estero, che anticipa l’entrata nel vivo dei lavori dell’Assemblea plenaria.
Tra i molti punti all’ordine del giorno, la cittadinanza, la messa in sicurezza del voto all’estero e gli incentivi al rientro – temi prioritari dell’agenda del primo semestre 2025 – saranno al centro del dibattito assembleare e del confronto con gli interlocutori istituzionali: dal vicepresidente del Consiglio, ministro degli Affari esteri e presidente del CGIE Antonio Tajani, che interverrà il pomeriggio del 16 giugno, al sottosegretario agli esteri Giorgio Silli, che illustrerà la relazione di Governo il 18 giugno, alle delegazioni parlamentari, al senatore Guido Castelli, commissario straordinario per la ricostruzione delle aree del Centro Italia colpite dal terremoto, che interverrà il pomeriggio del 19 giugno, al presidente del CNEL Renato Brunetta, che aprirà l’ultima giornata di lavori assembleari il 20 giugno a Villa Lubin.
L’Assemblea plenaria si riunisce in un momento particolarmente delicato per la nostra diaspora, in allarme per l’entrata in vigore del Decreto-legge 36/2025 che, con il passaggio di conversione in legge, ha ristretto in maniera drastica la trasmissione della cittadinanza e l’ha condizionata a molte variabili generando disparità di trattamento tra connazionali, in particolar modo se in possesso di altra cittadinanza. Il Consiglio Generale da tempo sosteneva la necessità di una riforma, con la convinzione che questa tematica non possa ridursi esclusivamente a uno status giuridico, ma debba concernere la consapevolezza, ossia il legame effettivo identitario con il Paese che passa attraverso la conoscenza della lingua e della cultura, nonché delle nozioni costituzionali.
Dopo essersi espresso sul decreto-legge, lo scorso aprile, con audizioni in Parlamento e attraverso l’emissione di un parere formale, il CGIE, a fronte delle novità introdotte dalla conversione in legge del decreto, ha svolto una capillare attività sui territori consultando la base e incontrando le autorità diplomatico-consolari per acquisire il quadro più completo possibile delle criticità emerse. Ha inoltre impegnato sul tema la III Commissione tematica e ha riunito le Commissioni continentali, nonché il Gruppo dei Consiglieri di nomina governativa, per rappresentare le proprie specificità e avanzare proposte.
Questa attività preparatoria andrà a sintesi durante le riunioni degli organi interni del CGIE nel corso delle due prime giornate di lavori e dovrà concretizzarsi in Assemblea plenaria con l’espressione di una posizione condivisa che formerà oggetto del parere del CGIE, chiamato a esprimersi, come previsto dalla sua legge istitutiva, sui disegni di legge governativi per la riforma complessiva della materia già depositati in Parlamento.
Contribuiranno al dibattito i presidenti dei Com.It.Es. di Bogotà e Johannesburg, invitati in qualità di esperti delle realtà di Colombia e Sudafrica, Paesi che non godono di una rappresentanza organica in seno al CGIE.
La mattina del 19 giugno sarà dedicata al tema della messa in sicurezza del voto all’estero con il contributo di due esperti che illustreranno i loro studi sull’argomento: il prof. Saverio D’Auria, dell’Università Statale di Milano e il dott. Stefano Quintarelli, accademico e imprenditore informatico, che da presidente dell’Agenzia per l’Italia Digitale ha diretto l’implementazione del codice dell’amministrazione digitale gettando le basi per la modernizzazione della pubblica amministrazione.
Lo stesso giorno sarà affrontato il tema degli incentivi al rientro, oggetto del lavoro di diverse commissioni tematiche, coordinate dalla VII Commissione, che hanno organizzato webinar e proceduto a una mappatura dei dispositivi esistenti.
Il commissario straordinario Castelli, con il quale il CGIE ha firmato un protocollo d’intesa lo scorso aprile, illustrerà poi la sua relazione sulla flat tax al 7% per i titolari di pensioni estere che decidono di stabilirsi nel territorio di sua competenza. Il dibattito sull’argomento proseguirà il 20 giugno nella sede del CNEL, istituzione con cui il CGIE ha riavviato nei mesi scorsi una interlocuzione volta alla definizione di un protocollo di intesa e alla costituzione di un gruppo di lavoro per una collaborazione fattiva tra le due istituzioni tesa a valorizzare l’apporto delle comunità italiane nel mondo e creare le condizioni affinché chi si è trasferito all’estero e desidera tornare abbia l’opportunità di farlo. Forniranno inoltre il loro contributo ai lavori il vicepresidente del CNEL Claudio Risso e il consigliere Alessandro Rosina, nonché Gabriele Marzano della Direzione generale conoscenza, ricerca, lavoro e imprese della Regione Emilia-Romagna e Michele Valentini del Gruppo Controesodo.


Fonte: CGIE