“Con questo accordo coinvolgiamo un’eccellenza della pubblica amministrazione italiana quale il CNR in un Paese prioritario della Cooperazione e del Piano Mattei. Le attività che si realizzeranno, con focus sui giovani, serviranno tra l’altro a rafforzare le capacità locali, specificamente quelle dell’Agenzia nazionale per la statistica e la demografia (ANSD) senegalese”, ha spiegato il Direttore di AICS Rusconi.
“Il progetto ‘Pro-Impact’, finanziato dalla Cooperazione Italiana con 1 milione di €, favorirà l’aumento dell’occupazione formale nel Paese africano, in particolare di giovani e donne: un obiettivo che sarà reso possibile dal miglioramento delle conoscenze dei mercati di riferimento e dall’analisi delle informazioni statistiche cui contribuiranno studiosi e studiose del Cnr - in particolare attraverso l’Istituto di ricerca sulla crescita economica e sostenibile e l’Istituto di studi sul Mediterraneo – grazie alla partnership con ANSD”, aggiunge la Presidente del CNR Carrozza.
“Le scienze sociali giocano un ruolo fondamentale nel costruire ponti tra Paesi e culture diverse, contribuendo a uno sviluppo economico sostenibile e condiviso. Iniziative come questa rappresentano un tassello importante anche nella cornice del Piano Mattei, perché pongono la conoscenza e la cooperazione al centro delle strategie di crescita”, sottolinea il Direttore del CNR-DSU Capasso.
Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), il Senegal rientra tra i Paesi fortemente colpiti dalla disoccupazione, che la locale Agenzia di statistica colloca al 20,3%. La disoccupazione è particolarmente alta tra donne (32,9%), giovani fra i 15 e 34 anni (38,4%) e residenti in ambito rurale (21,9%). I giovani NEET (che non studiano e non lavorano) rappresentano il 34,4% della popolazione e, a fronte di almeno 300mila unità che ogni anno fanno ingresso nel mercato del lavoro, la capacità di assorbimento si attesta solo al 10%. In questo contesto, il progetto “Pro-Impact” (della durata di 36 mesi) mira a sostenere le Autorità locali nella definizione di politicheper l’impiego volte a promuovere opportunità di lavoro dignitose, migliorando le capacità delle istituzioni nel raccogliere e analizzare dati statistici settoriali e nella valutazione d’impatto delle politiche stesse.
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è il principale Ente pubblico italiano di ricerca con competenze multidisciplinari, vigilato dal Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR). Ha il compito di realizzare progetti di ricerca scientifica nei principali settori della conoscenza e di applicarne i risultati per lo sviluppo del Paese, promuovendo l'innovazione, l’internazionalizzazione del “sistema ricerca” e favorendo la competitività del sistema industriale. La rete scientifica è costituita da 88 Istituti di ricerca e da 7 Dipartimenti per aree macro-tematiche.
L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), nel quadro degli indirizzi definiti dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), è l’organo tecnico deputato a svolgere le attività a carattere operativo connesse alle fasi di istruttoria, formulazione, finanziamento, gestione e controllo delle iniziative di cooperazione. L’Agenzia è stata istituita con la legge di riforma della cooperazione (Legge n. 125/2014) e ha iniziato ad operare nel 2016, con un Ufficio centrale a Roma ed uno a Firenze, e 20 Sedi all’estero di cui 10 in Africa.
Il Dipartimento di Scienze umane e sociali, patrimonio culturale (DSU) è un organo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Il DSU coordina ricerche interdisciplinari nel campo delle scienze umane e sociali e del patrimonio culturale (SSH/CH) per promuovere l’innovazione tecnologica e sociale e contribuire a politiche efficaci. In sintonia con il Piano Nazionale della Ricerca 2021-2027, orienta la propria missione al conseguimento di uno sviluppo sostenibile ed equo, collaborando con le istituzioni nazionali e internazionali. Al DSU afferiscono l’Istituto di ricerca sulla crescita economica sostenibile (IRCrES) e l’Istituto di studi sul Mediterraneo (ISMed) partner del progetto.