Cina: premier Conte a fine aprile parteciperà al 2° Forum sulla Via della Seta

08-03-2019 18:41 -

GD - Genova, 8 mar. 19 - Incurante delle perplessità USA, il Governo italiano prosegue sulla linea dell'adesione al progetto cinese della nuova Via della Seta. "Ho dato la mia disponibilità a partecipare al II forum che si svolgerà in Cina a fine aprile", ha infatti detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, parlando al Festival di Limes a Genova, intervistato dal direttore Lucio Caracciolo.
"E' un importante progetto di connettività infrastrutturale", ha aggiunto Conte, "che propone una grande disponibilità da parte della Cina a coltivare lo scambio commerciale e a proporsi come attore globale in campo economico e commerciale. Seppur con molte cautele questa può essere un'opportunità per il nostro Paese. Stiamo lavorando anche per sottoscrivere un accordo quadro: non significa che saremo vincolati, ma ci consentirà di dialogare in questo progetto. Ritengo sia un'oppotunità per il Paese e per la UE, l'occasione per introdurre i nostri criteri e standard di sostenibilità finanziaria, economica, ambientale. Confidiamo di finalizzare questo dialogo", ha concluso il premier italiano.
In merito ai rapporti con gli USA, alla luce del dialogo con la Cina per il progetto della Via della Seta, Conte ha poi precisato che "con gli Stati Uniti il dialogo e l'aggiornamento sono costanti anche su questo dossier. Si tratta per noi di una scelta in termini di rapporti economici e commerciali: l'alleanza Atlantica non ci impedisce di fare queste scelte. Dobbiamo rimanere fuori da questo contesto per un pregiudizio ideologico, per una valutazione generica?", si è chiesto il residente del Consiglio rilevando poi che "le cautele le abbiamo tutte, ma abbiamo ben chiaro qual è l'interesse del nostro Paese e le prospettive di crescita economica".
Come scrive il sito Affari Italiani, il treno cinese è partito e l'Italia è l'unico Paese del G7 che al momento prevede di saltarci sopra. Roma infatti dovrebbe firmare un accordo con Pechino per permettere alla Repubblica popolare di fare ampi investimenti anche sul territorio italiano nell'ambito dei progetti per la la nuova via della seta.
Si tratta di un progetto cinese faraonico: strade, infrastrutture ferroviarie per il trasporto delle merci ,che attraverseranno l’Asia centrale, la Russia, Medio Oriente, da un lato, e infrastrutture marittime, dall'altr. Per arrivare in Europa, per terra e per mare.
Il progetto prevede investimenti per 1000 miliardi di euro entro i prossimi 5/ 10 anni e coinvolge già una settantina di Paesi.
Il negoziato tra Pechino e Roma è avanti e la firma potrebbe arrivare nel corso della visita di Stato di Xi Jinping a Roma, prevista per il 22 e 23 marzo, o a fine aprile, tra il 25 e il 27, quando a Pechino si svolgerà il secondo Forum sulla «Belt and Road Initiative» ed a cui, come ha annunciato oggi, parteciperà anche il presidente del Consiglio Conte.
Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha precisato che si tratterà di un incontro molto più grande, rispetto a quello di due anni fa - quando Xi Jinping illustrò per la prima volta il progetto - con migliaia di delegati provenienti da oltre 100 Paesi.
Facendo riferimento all'Europa, Wang ha detto: "La Cina supporta l'integrazione europea e una Ue forte e unita. In generale, i rapporti tra Cina ed Europa sono positivi e le due parti hanno più settori di accordo che di disaccordo e, in un mondo pieno di incertezze, Cina ed Europa sono entrambe per il multilateralismo e contro l'unilateralismo e il protezionismo, e hanno una visione comune e preoccupazioni su queste importanti questioni".
Per forza di cose, l'accordo dà fastidio a Washington, che cerca di contenere in Europa il gigante cinese, e a Bruxelles che chiede un controllo più severo degli investimenti cinesi sul Vecchio Continente.


Fonte: Redazione