Aerospazio: asse tra Puglia e Israele, ricerche per i voli senza pilota

24-02-2019 18:56 -

GD - Taranto, 24 feb. 19 - Asse spaziale e di ricerca scientifica applicata tra la Puglia e Israele per favorire la ricerca e l'innovazione e l'aeroporto di Grottaglie come centro di sperimentazione di nuove tecnologie e servizi. Sarà l'aerospazio, con le sue enormi opportunità di sviluppo, il filo conduttore di "Apulia Israel Joint Accelerator", un'iniziativa in collaborazione tra il Politecnico di Bari e il Technion di Haifa-Israel Institute of Technology che si svolgerà la mattina di lunedì 25 febbraio, nel Politecnico di Bari ed avrà poi un seguito nell'aeroporto di Grottaglie con la visita dell'ambasciatore d'Israele in Italia, Ofer Sachs, e il presidente della Regione Puglia.
Grottaglie perché sede del complesso aeronautico Leonardo, che costruisce due sezioni di fusoliera di fibra di carbonio per il Boeing 787, perché è piattaforma europea per la sperimentazione dei voli senza pilota, ossia con pilotaggio da remoto, e perché sarà la base dei voli suborbitali in partnership con la compagnia aerea americana Virgin.
ll Distretto Tecnologico Aerospaziale (Dta), partecipa all'evento insieme a quattro aziende socie (Planetek, Sitael, Enginsoft e Dema) e illustrerà qual è lo stato dell'arte dello sviluppo del Test bed, cioè la sperimentazione tecnologica dei voli a pilotaggio remoto nell'aeroporto di Grottaglie e quali sono gli obiettivi di innovazione necessari per favorire un ulteriore sviluppo dello scalo pugliese in una dimensione europea.
Lo sviluppo dei temi sarà affidato in modalità "Challenge" a cinque gruppi composti da studenti italiani e israeliani che, una volta accettata la sfida, avranno il compito di presentare, sotto la guida di tutor esperti, progetti innovativi alla scadenza di un termine prestabilito.
"Su Grottaglie si concentra una grandissima attenzione in questo momento e noi abbiamo le possibilità e la volontà di svolgere un ruolo importante per il territorio e per il Paese", ha detto il rettore del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio, il quale ha poi sottolineato che "in qualità di aeroporto civile sperimentale, lo scalo tarantino sarà infatti il sito in cui si testeranno nuove infrastrutture per applicazioni aerospaziali, in particolare per quanto riguarda i droni. Su questi temi", ha aggiunto il rettore Di Sciascio, "siamo in grande sintonia con il Technion di Israele, un istituto all'avanguardia a livello mondiale e con il quale il Politecnico di Bari ha già un rapporto consolidato".
Da parte del Distretto Tecnologico Aerospaziale è stato osservato che "oggi l'aeroporto di Grottaglie è l'unico in Italia abilitato a sperimentare soluzioni e servizi, attraverso l'utilizzo di droni e satelliti, destinati a interventi di protezione civile e nel settore dell'agricoltura di precisione. Nell'ambito del Piano nazionale trasporti, l'aeroporto di Taranto-Grottaglie ha assunto il ruolo di piattaforma logistica dell'area mediterranea con l'obiettivo di aggregare iniziative nazionali e internazionali a sostegno della ricerca, sviluppo, sperimentazione e certificazione di soluzioni innovative in ambito aeroportuale e aerospaziale. Dal 2016 in particolare Grottaglie è stato riconosciuto come Airport Test Bed, cioè come banco di prova per la sperimentazione tecnologica dei voli a pilotaggio remoto".



Fonte: Redazione