Corpi e natura a grande mostra personale di Shahryar Nashat a Istituto Svizzero

08-11-2024 19:56 -

GD - Roma, 8 nov. 24 - Blood Most Precious è la prima grande mostra personale di Shahryar Nashat a Roma all’Istituto Svizzero, visitabile dal 9 novembre al 2 marzo 2025.
Nella sua pratica, l’artista si confronta spesso con la rappresentazione dei corpi. La luce cade filtrata nelle sale dell’Istituto Svizzero, dove Shahryar Nashat continua la sua ricerca con opere nuove e già esistenti: sviluppa connessioni visive e concettuali tra il significato del sangue nella teologia cristiana (il sangue prezioso!) e la rappresentazione frammentata o astratta di corpi con sangue e carne e saliva, di corpi desiderabili, presenti digitalmente sulla superficie lucida dei nostri smartphone.
Allo stesso tempo, Blood Most Precious è anche una riflessione sul desiderio e sul disgusto o sui cicli – dei fluidi (corporei), ma anche della vita e della morte.
Blood Most Precious è la prima grande esposizione personale di Shahryar Nashat a Roma, per la quale ha prodotto due nuovi lavori: una scultura e un video. La mostra esplora il simbolismo del corpo, del sangue e dei fluidi corporei, intrecciando riflessioni sulla vita, la morte e la creazione artistica.
L’artista indaga il significato di questi elementi, spaziando tra riferimenti storici e contemporanei.
Per la mostra, trasforma gli spazi di Villa Maraini con interventi sottili tramite luce e filtri colorati sulle finestre. Il lavoro di Shahryar si sviluppa attraverso scultura, video e installazioni, interrogandosi sul confine tra il corpo fisico e le sue rappresentazioni digitali. Shahryar unisce medium tradizionali, come la scultura in marmo, a quelli digitali, per esplorare il corpo come simbolo di sofferenza, resistenza e trasformazione, interrogandosi continuamente sulla sua fragilità. L’uso di materiali sintetici–come resina, acrilico e fibre–insieme alla presenza di suoni e immagini in movimento, accentua il senso di transitorietà e decadimento, spingendo lo spettatore a riflettere sul ciclo ininterrotto di vita, morte e creazione. Le installazioni offrono un’esperienza immersiva che coinvolge il pubblico, invitandolo a confrontarsi con la propria fisicità e vulnerabilità attraverso il linguaggio dell’arte.
Anche il video è uno strumento centrale nella pratica di Shahryar, utilizzato per esplorare il desiderio, l’intimità e la distanza tra l’esperienza corporea e la sua rappresentazione virtuale. Due grandi schermi LED proiettano immagini tratte da internet, social media e siti pornografici, interrogandosi sulla relazione tra uno sguardo erotico e uno più clinico. I due lavori video pongono interrogativi sul modo in cui i corpi vengono rappresentati, consumati e trasformati nel panorama contemporaneo, amplificando la vulnerabilità che pervade le nostre esperienze fisiche e digitali
Shahryar Nashat è un artista visivo. Ha tenuto mostre personali al MASI di Lugano (2024), all’Art Institute di Chicago (2023), alla Renaissance Society presso l’Università di Chicago con Bruce Hainley (2023), al Museum of Modern Art di New York (2020), al Swiss Institute di New York (2019), alla Kunsthalle di Basilea (2017), al Portikus di Francoforte (2016) e al Schinkel Pavillon di Berlino con Adam Linder (2016). È rappresentato da Rodeo Gallery (Londra/Pireo), David Kordansky Gallery (Los Angeles/New York) e Gladstone Gallery (New York/Bruxelles).

Carlo Franza
Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea


Fonte: Carlo Franza