Libro “Realpolitik” dell'amb. Massolo presentato al Circolo Esteri

11-10-2024 10:50 -

GD - Roma, 11 ott. 24 - “Un corso di geopolitica” per Gianni Letta; per l’autore, amb. Giampiero Massolo, un “metodo” destinato soprattutto ai giovani per capire dove “sta andando” un mondo che dopo la caduta del Muro di Berlino non è più diviso in “buoni e cattivi”, ma è “privo di governance senza che ci sia alle viste alcun nuovo ordine” internazionale; e individuare quali minacce emergono per l’Italia. Sono alcuni dei temi emersi alla presentazione al Circolo degli Esteri del libro “Realpolitik-Il disordine mondiale e le minacce per l'Italia”, scritto dall'amb. Giampiero Massolo insieme con il giornalista Francesco Bechis del quotidiano "Il Messaggero".
Molti interrogativi - ripresi e commentati dal Sottosegretario agli Esteri Maria Tripodi, Gianni Letta, Paola Severino e Pia Luisa Bianco - dettati dall’attualità trovano nel libro una risposta: “Da chi e da che cosa dobbiamo difenderci? Quanto conta l’intelligence, nazionale ed europea? Come può influire negli equilibri tra le potenze la guerra scoppiata in Ucraina e nella Striscia di Gaza? Quale ruolo può giocare l’Europa con Stati Uniti e Cina? Come si sta muovendo la Russia e cosa cambia sul fronte mediorientale dopo l’attacco di Hamas e la risposta armata israeliana? La nozione di Occidente ha ancora senso? E il Trattato del Nord Atlantico, o meglio la NATO, ricopre ancora una posizione di rilievo?”.
Massolo - ambasciatore, già segretario generale della Farnesina, ora presidente dell’ISPI Istituto Studi Politica Internazionale, ed ex coordinatore dei servizi di intelligence italiani - descrive con grande realismo e pragmaticità anche il paradosso dell’Italia, “una Repubblica fondata sul ‘ma anche’”. Ed esemplifica: "L’energia e la sicurezza, purché disponibili a basso costo. Il gas russo, ma anche le armi americane e la NATO. La solidarietà europea e i commerci. Il mercato unico, ma anche la tecnologia cinese. Con Israele, ma anche con la Palestina”.
Come afferma Massolo: “Ci piace pensare che una stretta di mano tra Vladimir Putin e George W. Bush sul litorale laziale nel 2002 abbia chiuso la guerra fredda; che ritrarsi all’ultimo nel 2003 al negoziato sull’intesa nucleare con l’Iran, lasciandolo a Germania, Francia, Regno Unito, possa essere una buona idea. Che aderire alla nuova Via della Seta cinese, nel 2019, senza però andare all’incasso e senza firmare un solo vero accordo, accontenti tutti, a Washington come a Pechino. Meglio giocare da soli, lasciandoci tutte le porte aperte. Vogliamo contare ma senza assumerci responsabilità. Non siamo gli unici, del resto lo fanno tutti o quasi”.
"Realpolitik-Il disordine mondiale e le minacce per l'Italia”, dell'amb. Giampiero Massolo e del giornalista Francesco Bechis - edito da Solferino, pag. 224, 17,50 €.


Fonte: Carlo Rebecchi