GEI-Gruppo Esponenti Italiani di New York premia giornalista Roger Choen de “The New York Times”

06-02-2019 23:11 -

GD - New York, 6 feb. 19 - Roger Cohen, il famoso giornalista de “The New York Times”, è stato premiato con il “GEI Friendship Award” nel corso di una colazione data in suo onore dal GEI - Gruppo Esponenti Italiani (www.geinewyork.com/roger-cohen). Al termine della colazione, il presidente del GEI, Lucio Caputo, ha presentato l’ospite al qualificato pubblico presente e, fra gli applausi degli ospiti, gli ha consegnato, a nome del Gruppo Esponenti Italiani, il prestigioso premio in riconoscimento dei suoi eccezionali meriti.
Nato a Londra, Cohen, ora cittadino zmericano, ha ricevuto un M.A. in storia e in francese dalla Oxford University nel 1977. Personalità di grande livello internazionale Roger Cohen, che parla correntemente inglese, francese, italiano, spagnolo, portoghese e tedesco, è stato inoltre Ferris Professor di giornalismo alla Princeton University.
Cohen è entrato a far parte del The Times nel 1990. In precedenza è stato corrispondente estero per più di un decennio diventando poi foreign editor nel 2011, anno in cui il “The New York Times” ha vinto sette premi Pulitzer per la copertura editoriale data al catastrofico evento terroristico dell'11 settembre.
In precedenza Cohen era stato corrispondente estero per “The Wall Street Journal” e per la “Reuters” dal Medio Oriente, dal Sud America e dall’Europa. Dal 1977 al 1979, Cohen ha lavorato come giornalista freelance con base a Parigi.
È stato autore di quattro libri: “Soldiers and Slaves - American POWs Trapped by the Nazis’ Final Gamble”, “Hearts Grown Brutal, Sagas of Sarajevo - An account of the wars of Yugoslavia's destruction” - (In the Eye of the Storm - A biography of General Norman Schwarzkopf), “His family memoir, The Girl From Human Street: A Jewish Family Odyssey”.
Cohen ha ricevuto inoltre moltissimi premi, incluso il Peter Weitz Prize dal German Marshall Fund for dispatches from Europe; una citazione dell’Overseas Press Club per una serie di articoli sull’immigrazione e l’Arthur F. Burns Prize per i suoi articoli sulle relazioni tedesco-americane.
Ha anche ricevuto una Overseas Press Club Citations per la sua eccellente copertura di vari eventi di carattere mondiale e il Lifetime Achievement Award dal New Century Foundation’s International Media Council di Londra e la SOPA Excellence in Opinion Writing Award per i reportage su “Australia’s Offshore Cruelty,” e per “Myanmar is not a Simple Morality Tale.”
Roger Cohen, che ha avuta una incredibile carriera operando in vari Paesi, è stato ed è, come ha ircordato Caputo, opinion editor columnist del “The New York Times”, una potente e rispettata voce sulla scena americana ed internazionale e siamo pertanto tutti molto curiosi di ascoltare i suoi commenti sulla attuale situazione americana ed internazionale.
Da parte sua, Roger Cohen, dopo aver vivamente ringraziato il presidente Caputo ed il GEI per il prestigioso premio assegnatogli, ha brevemente illustrato i mutamenti che si stanno verificando in vaste aree del mondo e le emergenti tendenze verso la radicalizzazione della scena politica con una accentuazione del populismo. Cohen ha sottolineato anche la crescente popolarità di vari leaders che antepongono la loro popolarità e la loro affermazione agli interessi dei loro paesi ed al generale benessere dei cittadini dei loro Paesi.
In particolare ha tracciato un quadro della confusa situazione americana, a poche ore dal discorso sullo Stato dell’Unione non mancando di fare alcune battute ironiche su alcuni aspetti della attuale situazione americana e sul fatto che la libera stampa, che costituisce uno dei pilastri della democrazia sia spesso definita come uno dei nemici del popolo. Altro motivo di preoccupazione il deteriorarsi dei rapporti con i tradizionali Paesi amici degli USA e le critiche posizioni prese nei confronti della NATO e della EU.
In questo contesto anche l’Italia, un Paese che Cohen ama profondamente e dove ha passato vari anni, presenta delle criticità come dimostra, ad esempio, la duplice e contraddittoria posizione presa da importanti componenti del governo sulla critica situazione venezuelana.
Alla colazione, tenutasi nell’Atrium Room del ristorante “Il Gattopardo” di Manhattan, hanno partecipato numerosi e qualificati ospiti che includevano VIP, esponenti del mondo imprenditoriale e rappresentanti dei media. Fra questi l’ambasciatrice Mariangela Zappia, rappresentate permanente Italiano alle Nazioni Unite; il console generale, Francesco Genuardi; il presidente della Foreign Policy Association, Noel Lateef; il commissioner del New York City Fire Department, Daniel Nigro; il group Ssnior vice president dell'ENI, Enzo Viscusi;Maxwell Anderson (Souls Grown Deep Foundation), Luca Balestra e Francesco Salvatori (Unicredito), Annie Borello Fiorilla di Santa Croce (Studio Fox Horan & Camerini), Marzia Bortolin (ENIT), Giuseppe Brusa (GC Consultants), John Calvelli (Wildlife Conservation Society), Paola Ceccarelli, Joseph Cozza (Marriott International), Alberto Cribiore (Citibank), Valter D’Angeli (ENI), Cecilia DeAngelis e Olivia Ribbe (Marriott), Angela Della Costanza Turner, John Di Lorenzo (Citibank), Conrad Foa (Foa & Son Corporation), Kimberly Fry (AC Hotels), Gianluca Galletto (Partnership for New York City), Gail Garramone (Boys' & Girls' Towns of Italy), Warren Hoge (International Peace Institute), Georgette Malone (ENI), Augusto Marchini, Alberto Milani (Italian American Chamber of Commerce), Luciano Moresco e Dorothea Vis (Luciano Moresco Co.), Hon. Eugene Nardelli (Studio Boies, Schiller & Flexner), Sonia Peratoner (GEI), Sebastian Rasp (Citibank), Diego Rodinò di Miglione (Cushman & Wakefield), Carlo e Margaret Romairone (M L & Associates), Sheldon Satlin (Studio Funaro & Co.), Laura Savini (CPTV National), Giovanni Spinelli (Studio Pavia & Harcourt), Peter Tichansky (BCIU), Eugene Usherenko (Citibank).
Inoltre la Deputy Consul General Silvia Limoncini e le vice consoli Chiara Saulle e Irene Asquini. Fra i giornalisti: Letizia Airos Soria (i-Italy Network), Alessandra Baldini (Onu Italia), Gina Di Meo (ANSA), Francesca Leoni (RAI Radio 1), Mario Calvo Platero (New York Times International) e Arturo Zampaglione (La Repubblica).


Fonte: Redazione