Presentazione del libro “Giulio Andreotti e l’Europa”, di Francesco Lefebvre d’Ovidio, una serata di “orgoglio diplomatico”
06-02-2019 17:00 -
GD - Roma, 6 feb. 19 - “Quello che ha fatto Giulio Andreotti per far nascere la moneta unica europea non è mai stato fatto da nessuno”. E’ con queste parole che l’ambasciatore Umberto Vattani ha concluso la presentazione del libro “Giulio Andreotti e l’Europa” al Circolo degli Esteri. Fu proprio Umberto Vattani, nel Consiglio europeo di Roma del 1990, a preparare - seguendo le direttive di Andreotti, di cui era consigliere diplomatico - il documento, al quale non aderì soltanto una “arrabbiatissima Margaret Thatcher, che avrebbe poi portato al Trattato di Maastricht e alla nascita dell’euro.
Una scelta, secondo il ministro dell’economia Giovanni Tria, che ha creato una moneta “goffa e incompleta”, che oggi va “aggiornata e completata: ed il posto dell’Italia è nell’Europa e nell’Unione Europea”. Parole riferite ai presenti dall’ambasciatore Vattani, che ha presentato il libro insieme con l’autore, Francesco Lefebvre d’Ovidio, e con Paolo Savona, perché Tria, indisposto, non ha potuto essere presente al Circolo degli Esteri.
Savona, invitato come ministro per gli Affari Europei, si è presentato nella nuova veste di presidente della CONSOB, appena nominato da un Consiglio dei Ministri appositamente convocato.
La presentazione del libro si è svolta nella sala della biblioteca “Alessandro Vattani” del Circolo degli Esteri gremita da diplomatici molti dei quali avevano lavorato con Andreotti, negli otto anni in cui è stato ministro degli esteri. Se Savona nella sua relazione professorale e Tria nel suo messaggio hanno parlato di un’Europa “da correggere”, l’intervento di Vattani, oltre a far rivivere le ore cruciali del negoziato, ha ricreato il clima di entusiasmo con cui la diplomazia italiana ha lavorato per la costruzione europea. Una serata di “orgoglio diplomatico”, insomma.