ASSDIPLAR: serve un “colpo di reni” dei 27 per fare l’Europa politica
30-06-2024 12:02 -
GD - Roma, 30 giu. 24 -Un “colpo di reni” come quello che, con il varo del PNRR, è stato messo in campo dai 27 dopo la pandemia di Covid per rilanciare le economie europee. Soltanto una scossa della stessa intensità, secondo numerosi ambasciatori italiani, potrebbe spingere i Ventisette ad avviare finalmente la costruzione dell’ “l’Europa politica” di cui tanto si sente la mancanza. Secondo molti diplomatici, la strada dovrebbe essere aperta cancellando la regola del voto all’unanimità in modo da consentire ai paesi che “vogliono andare avanti” di farlo senza essere bloccati da chi la pensa diversamente. Un passo non facile, visto che neppure due guerre (Ucraina e Gaza) sull’uscio di casa sono finite finora a spingere i Ventisette su questa strada, che è comunque la sola percorribile. La riflessione sull’Europa post voto si è svolta nella sala della biblioteca del Circolo degli Esteri per iniziativa dell’ASSDIPLAR Associazione dei diplomatici a riposo, di cui fanno parte ambasciatori che, nel corso delle loro carriere, l’Europa l’hanno vista nascere e hanno lavorato per condurla tra le “grandi potenze”: profondi conoscitori “di Bruxelles” come l’ambasciatore Roberto Nigido, per anni Capo della Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Unione Europea, che si è confrontato nell’ occasione con il giornalista Giampiero Gramaglia, già direttore dell’Ansa e docente di giornalismo alla Facoltà di Urbino, che a Bruxelles ha cominciato la sua carriera professionale. Per nascere, l’Europa politica ha bisogno di nuove regole, perché “una cosa era prendere decisioni a sei e prenderle oggi a ventisette” è stato più volte ripetuto. Occorre quindi riformare le regole dell’Unione, cominciando con l’abolizione di quella dell’ unanimità. La “sburocratizzazione” però non è tutto. Occorre anche che Bruxelles non sia soltanto o soprattutto l’Europa degli Stati, come sta avvenendo. L’Unione, ha sostenuto l’ambasciatore Panocchia, deve realmente diventare “l’Europa dei cittadini” i quali, come hanno fatto capire i risultati delle elezioni, “si sentono spesso dimenticati”.
Il dibattito, moderato dall’ ambasciatore Daniele Verga, vicepresidente dell’ASSDIPLAR, è stato arricchito dai ricordi personali dei diplomatici.
Tra gli intervenuti, gli ambasciatori Benedetto Amari, Giovanni Brauzzi, Pino Panocchia, Lucio Savoia, Anna Frittelli, Anna Blefari Melazzi, Gianfranco Bardesi, Patrizio Fondi, Paolo Serpi.