Germania: “Auf wiedersehen Italia – In fuga verso il futuro” di Leopoldo Innocenti, istruzioni per l’uso ma anche modello da copiare

20-01-2019 19:40 -

GD - Berlino, 20 gen. 19 – Germania, istruzioni per l’uso, soprattutto per i giovani in fuga dall’Italia, ma anche esempio e modello da copiare per rendere meno dispersivo ed efficiente il nostro Paese e con la non celata speranza che si inverta la tendenza alla fuga dallo Stivale. Con il libro “Auf wiedersehen Italia – In fuga verso il futuro” (Armando Editore), il giornalista Leopoldo Innocenti non si limita a raccogliere le interviste a diversi dei tantissimi giovani italiani che hanno deciso di trasferirsi in Germania per vedere realizzate le proprio ambizioni, ma fornisce pure molti elementi informativi su cui riflettere tutti. E grazie alla sua abilità di osservatore e narratore, l’autore, già giornalista e inviato RAI per molti anni, fa emergere un resoconto brillante che permette di cogliere alcuni aspetti significativi del nostro tempo. Infatti, l’intento di Innocenti è non solo quello di presentare diversi protagonisti di questo esodo ma, di riflesso, aiutare costruttivamente a capire meglio le realtà dei due Paesi.
Al di là delle testimonianze dei giovani italiani intervistati in Germania, emerge un Paese che vuol essere partecipe nei confronti dei cittadini e operativo ed efficiente anche per le istituzioni che, ai vari livelli, lo governano. Innocenti scrive che “la burocrazia esiste ma non è asfissiante e il sistema penalizza chi non si integra, ma nello stesso tempo agevola chi ha avuto il coraggio di farlo e ha imparato bene la lingua”.
E, aggiunge quasi puntando il dito, “insomma, anche se non è vero che qui tutto funziona, c’è la precisa consapevolezza di muoversi verso l’efficienza”. Ancora alcune considerazioni conclusive di Innocenti. “Non abbiamo nulla da invidiare la Germania, sia come popolo che come territorio, ma quello che da noi è un potenziale latente e dimenticato, qui viene continuamente espresso” e, infine, riferendosi proprio all’Italia, “ci manca una coscienza di gruppo, di nazione”.
Dunque, l’autore auspica un “contro esodo”, ossia “un rientro di cervelli ricchi di esperienze che creano, scoprono e lavorano per il benessere del nostro Paese”. E non si nasconde una speranza, connotata non solo da tanto buonsenso ma pure da un elevato senso civico (che nel Belpaese, ahimè, ormai manca in modo troppo diffuso!): “Vorrei che qualcuno leggendo questi racconti provasse un senso di disagio per quelle eccellenze italiane spese altrove. Vorrei che per evitare maggior impoverimento potesse tornare l’attore, il musicista, il filosofo-pittore e il videomaker, tanto per citare qualcuno dei nostri giovani eroi che hanno aperto la loro mente alle diversità e hanno accettato le sfide. Vorrei sentirmi fiero di essere italiano. Insomma, vorrei indietro tutta la nostra Italia.
Leopoldo Innocenti, giornalista professionista, attualmente vive a Berlino. Ha collaborato con quotidiani italiani ed emittenti estere realizzando per la RAI numerosi documentari televisivi ma, soprattutto, lavorando come inviato speciale del Giornale Radio RAI. Ha viaggiato in tutto il mondo descrivendo i più svariati teatri di guerra: da Gerusalemme a Baghdad, da Nassiria a Kabul passando per Beirut e Damasco. Un lungo lavoro di inviato e di attento osservatore svolto con passione in uno scenario geopolitico dominato da tante incertezze. Un percorso professionale che ha avuto come scopo principale quello di offrire al pubblico della radio sensazioni, emozioni ma anche speranze.
“Auf wiedersehen Italia – In fuga verso il futuro”, di Leopoldo Innocenti
Armando Editore – pag. 141 – 12,00 €



Fonte: Redazione