L'iniziativa ha avuto come tema principale la filiera spaziale, nicchia di eccellenza tecnica italiana saldamente proiettata verso il futuro. A condurre il dibattito l'ingegnere Marco Lisi, esperto del settore e consigliere dell'Agenzia Spaziale Italiana, che ha messo in luce i punti di forza del settore spaziale italiano che incarnano i valori del Made in Italy: tradizione, creatività, innovazione, bellezza e passione.
Tra i traguardi italiani menzionati dal prof. Lisi vi sono il lancio del terzo satellite al mondo nel 1964, la realizzazione del 50% dei componenti pressurizzati per la Stazione Spaziale Internazionale e il possesso di una catena di valore completa.
Oltre a celebrare l'innovazione e il design italiani, gli eventi hanno consentito di esplorare le opportunità di cooperazione spaziale tra Italia e Repubblica Dominicana. Tra le iniziative discusse vi sono il sostegno all'istituzione di un'agenzia spaziale dominicana, la creazione di un centro nazionale per l'analisi delle immagini satellitari e l'ambizione di lanciare un satellite dominicano. Inoltre, è stata avanzata la proposta di una piattforma di lancio nella penisola di Samanà, località che offre una posizione geograficamente vantaggiosa per i lanci orbitali.
Questi progetti intendono non solo promuovere lo sviluppo scientifico e tecnologico ma anche monitorare efficacemente fenomeni climatici estremi e problemi ambientali come le inondazioni, gli incendi e la proliferazione di sargasso, problematiche resi più urgenti e gravi dai cambiamenti climatici.