“Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi” Palazzo Barolo Torino

10-05-2024 17:59 -

GD – Torino, 10 mag. 24 – Vertigo Syndrome con il patrocinio del Comune di Torino e del Consolato Generale del Giappone a Milano, presenta “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi", la prima mostra mai realizzata in Italia sull’arte degli shinhanga, a cura di Paola Scrolavezza, che si terrà a Torino, a Palazzo Barolo, fino al 30 giugno.
“Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi”, attraverso l'esposizione di opere magistrali mai viste in Italia provenienti da collezioni private e dalla Japanese Gallery Kensington di Londra, ma anche preziosi kimono, fotografie storiche e oggetti d’arredo, celebra la continuità e l'evoluzione della tradizione artistica giapponese, mostrando come il movimento shinhanga abbia saputo preservare le tecniche secolari dell'incisione su legno pur introducendo prospettive innovative e influenze d’oltreoceano.
Un viaggio verso la modernità - Dai grandi soggetti dell’ukiyoe ai paesaggi suburbani e ai nuovi modelli femminili.
Pigmenti brillanti, atmosfere malinconiche e silenziose, sospese tra un legame profondo con la tradizione e l’avanzare inesorabile del progresso. Questo è lo shinhanga, letteralmente la nuova xilografia”, movimento nato ufficialmente nel 1916 grazie all’opera di artisti come Itō Shinsui e Kawase Hasui, che allontanandosi dai soggetti della corrente dell’ukiyoe – iconici paesaggi raffiguranti località celebri, famose geisha o personaggi legati al mondo dei teatri più in voga – prediligono invece scorci caratteristici della provincia rurale o dei sobborghi cittadini, non ancora raggiunti dalla modernizzazione, quali rovine, templi antichi, immagini campestri, scene notturne illuminate dalla luna piena e dalle luci dei lampioni.
A queste vedute impressionistiche si aggiungono ben presto nuovi tipi di bijinga, i ritratti femminili, adesso non più dedicati a modelli celebri e irraggiungibili, ma alle donne dei tempi moderni, ritratte nella loro quotidianità, mentre si acconciano i capelli o si applicano il trucco, giovani dai cui occhi trapelano emozioni, sogni e rimpianti.
Un sisma nell’arte. Le stampe prima e dopo il grande terremoto del 1923: un nuovo Giappone, un nuovo shinhanga. Il percorso espositivo, pensato per appassionare e incuriosire il più vasto pubblico, procede proprio attraverso l’abbinamento di paesaggi e bijinga, e trova il suo fulcro centrale e punto di snodo nel grande terremoto del Kantō del 1° settembre 1923, il peggiore nella storia del Giappone. Seguito da violenti incendi che divamparono per ben due giorni, alimentati dai venti di un tifone, causò oltre 100.000 morti e rase completamente al suolo una vasta area attorno alla capitale: dalle ceneri nasceva una nuova Tokyo, sempre più proiettata verso il futuro, e con lei una società all’avanguardia e aperta allo stile di vita occidentale.
Dopo il sisma, la produzione delle incisioni shinhanga si intensifica al ritmo frenetico della ricostruzione urbana, assorbe la nuova atmosfera e la racconta in una produzione sempre più diversificata. Agli scorci caratteristici si aggiungono angoli metropolitani con strade deserte, case dalle cui finestre filtra un’illuminazione densa e artificiale; nelle opere si nota adesso l’assenza di figure umane, prevalgono pioggia e neve a simboleggiare la lotta dell’umanità con gli elementi naturali.
Tutto, nelle xilografie prodotte dopo il disastro, racconta il senso di smarrimento e la solitudine dell’individuo di fronte alla fragilità dell’esistenza. Allo stesso modo, nei bijinga si affievolisce ulteriormente, fino a scomparire del tutto, il nesso con il mondo dell’intrattenimento notturno tipico dell’ukiyoe. Le ragazze immortalate nelle illustrazioni non soltanto sono donne comuni, ma iniziano a muoversi anche al di fuori delle mura domestiche, nelle vie o nei locali dei quartieri alla moda: sono cameriere, insegnanti, infermiere e dattilografe, giovani indipendenti e istruite, emancipate, pronte a cogliere le numerose opportunità che il nuovo Giappone offre loro.
L’epoca dello Shinhanga. Tra urbanizzazione e fermento culturale - Affermatosi all’inizio della democrazia Taishō (1912-1926) e proseguito fino agli anni Quaranta del Novecento, lo shinhanga è il riflesso artistico di un periodo straordinario del Giappone contemporaneo, che sulla scia del rinnovamento già avviato in epoca Meiji è caratterizzato da un’atmosfera di estrema libertà e fermento culturale. Sullo sfondo dell’urbanizzazione, le principali città divengono i centri di un’arte e di una cultura sempre più alla portata di tutti, aperte alla nuova borghesia e al nuovo pubblico che dalla provincia affluisce nelle metropoli, attratto dalla prospettiva dell’ascesa economica e sociale e dallo stile di vita anticonformista e moderno.
È in questo contesto che alcuni editori e stampatori illuminati, tra i quali spicca la figura emblematica di Watanabe Shōzaburō, danno impulso allo sviluppo del movimento, intenzionati a produrre un’arte autoctona e innovativa servendosi però del processo tradizionale dello hanmoto, ovvero l’“atelier” – lo stesso utilizzato dai maestri dell’ukiyoe – che vede l’artista occuparsi dell’ideazione e del disegno, affidando all’incisore, al tipografo e all’editore le fasi successive della produzione e diffusione delle stampe.
Il vento borghese del cambiamento. La seduzione del fascino dell’estremo, esotico oriente.
Con l’aiuto di scatti, video e riviste d’epoca, abiti femminili che ricordano la tradizione giapponese ma nei quali già si intravede l’influenza modernizzatrice d’oltreoceano, “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi” ricrea l’atmosfera densa di aspettativa e nostalgia di inizio secolo e presenta al pubblico un’incredibile corrente artistica ancora sconosciuta in Italia, raccontandola in maniera affascinante e coinvolgente e dipingendo, attraverso di essa, uno spaccato vivido e intenso del Giappone tra le due guerre.
Dalle stampe dominate dai toni più cupi del blu – dove l’unica nota di luce è la luna – alle marine bagnate dal sole al tramonto o dalla luce delle lanterne delle imbarcazioni, fino alle pagode che svettano sui ciliegi in piena fioritura, quello che viene alla luce è un paesaggio ideale, emozionale e simbolico, uno sfondo sul quale spiccano le silhouettes femminili, icone malinconiche e inquiete della conquista della modernità.
La mostra “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi" è curata da Paola Scrolavezza, esperta di cultura e letteratura giapponese e docente al Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università di Bologna; con la consulenza artistica di Marco Fagioli. Collezionista, storica autorità dell’arte giapponese e autore di numerose pubblicazioni, che l’ha affiancata nella selezione di ogni opera esposta per guidare i visitatori in un viaggio attraverso la bellezza e la trasformazione del paesaggio e della cultura giapponese nei primi decenni del Novecento.
La mostra è corredata da un catalogo edito da Skira Editore a cura di Paola Scrolavezza.
Per tutto il periodo di apertura la mostra proporrà un fitto calendario di eventi collaterali, tra laboratori, conferenze, presentazioni di libri e molti altri incontri dedicati al tema dell’esposizione.
Eccone uno. Questo weekend le sale di Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi aprono le porte ad un ospite d’eccezione. In occasione del Salone Off 2024, sabato 11 maggio 2024 arriva a Palazzo Barolo Giorgio Amitrano, il traduttore ufficiale in Italia di Haruki Murakami, Banana Yoshimoto e altri celebri autori giapponesi, che alle 17.30, nell’incontro Le metamorfosi del principe splendente, ci parlerà di uno dei grandi classici della letteratura giapponese: il “Genji monogatari”.
“La storia di Genji”, questo il titolo in italiano, racconta le vicende di Hikaru Genjj, detto “lo Splendente”, uno dei figli dell’Imperatore del Giappone, seguendolo nel suo percorso di crescita, nella transizione dall’adolescenza all’età adulta, attraverso la caduta e l’ascesa al potere. L’opera vide la luce agli inizi del Mille negli ambienti di corte dell’epoca Heian, e nei secoli avvenire fu fonte d’ispirazione per moltissimi scrittori, facendo subito entrare la sua autrice, la dama di compagnia Murasaki Shikibu, nel novero dei grandi nomi della letteratura nipponica.
Insieme a Giorgio Amitrano sarà possibile scoprire come questo romanzo, ancora estremamente attuale, sia stato declinato in una sorprendente varietà di adattamenti teatrali e cinematografici, versioni manga e anime, restando ancora oggi una delle più importanti storie della letteratura mondiale.
Gli eventi collaterali di “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi" sono gratuiti per i visitatori della mostra con il biglietto valido per il giorno dell’evento.
Per parteciparvi occorre comunque prenotarsi scrivendo alla mail: info@vertigosyndrome.it. Dopo aver ricevuto la conferma della disponibilità del posto, è necessario confermare la prenotazione acquistando il biglietto della mostra online sul sito www.shinhanga.it.
Tutte le informazioni alla pagina degli eventi collaterali del sito www.shinhanga.it.
Il pubblico che ha già visitato “Shinhanga. La Nuova Onda delle Stampe Giapponesi" ma desidera tornare a vedere la mostra può farlo, al costo di 5 €, acquistando il “Biglietto Ritorno” direttamente in cassa. Per averlo basterà presentare il titolo di ingresso utilizzato la prima volta. Chi acquista il “Biglietto Ritorno” ha il diritto, con esso, di partecipare gratuitamente anche all’evento collaterale del giorno corrente.

Carlo Franza
Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea

Fonte: Carlo Franza