Amb. Morabito racconta i mali del mondo con libro "Moderne Odissee"

08-12-2018 19:40 -

GD - Roma, 8 dic. 18 - Un autorevole scenario, composto da diplomatici, intellettuali, professionisti e prelati, nelle suggestive sale del Collegio Capranica, luogo di formazione e preghiera di molti Papi, ha fatto da cornice alla presentazione dell'ultimo libro dell'ambasciatore Antonio Morabito, già rappresentante italiano a Monte Carlo. L'autore ha lasciato la ricerca dei ricordi versata nella sua prima autobiografica fatica letteraria - "Valigia diplomatica" - per soffermarsi ora sulle "Moderne Odissee", questo il titolo del volume (edito da Albatros, 2018), che l'uomo moderno è tenuto ad affrontare come un novello Ulisse. Temi che appartengono all'umanità e che rappresentano ferite aperte nel panorama geo-politico internazionale.
L'ambasciatore Morabito con un linguaggio semplice ma mai banale, come ha messo in evidenza mons. Karel Kasteell, decano emerito della Camera Apostolica, affronta con coraggio e saggezza drammi mondiali ed irrisolti. Dalle taciute persecuzioni verso i cristiani, conosciute nelle sue esperienze professionali, ai problemi che flagellano le nuove generazioni, visti attraverso il senno del padre di famiglia.
Il libro è percorso da un afflato cristiano sincero e convito, mai retorico, frutto anche della formazione capranicense dell'Autore, come ha ricordato il vicerettore del Collegio don Roberto Ghiani, ma che non si appiattisce mai nello sterile pietismo. Antonio Morabito infatti individua responsabilità e formula proposte di intervento, in un’ottica pragmatica e non meramente ideale come hanno sottolineato i giuristi partenopei Antonio Palma e Amedeo Lepore.
La penna dell'autore scorre veloce su queste pagine dove ad un presente molto spesso troppo oscuro, soprattutto per i giovani, come hanno ricordato il prof. Emilio Petrini Mansi Marchese della Fontanazza e la moderatrice avv. Antonella Sotira, presidente di JusGustando, si contrappone un futuro luminoso di cui la nostra migliore gioventù imprenditoriale, testimoniata nell’occasione dal Valter Maria Bartoloni, rappresenta il baluardo più solido. La narrazione di Morabito, come si è potuto apprendere dalle parole di Jean Paul de Jorio e dell’ambasciatore Giuseppe Deodato, si conclude con anelito di fiducia verso l'uomo che, pur con tutte le sue contraddizioni, saprà rigettare, munito della dovuta forza e Fede, richiamando il prezioso intervento del Can. Luigi Francesco Casolini di Sersale, presidente della Confraternita dei Cavalieri di San Silvestro, nel vaso di Pandora i mali del mondo liberando l'ultima dea rimasta: la Speranza.
Hanno portato i saluti istituzionali Antonello Marino per la Fondazione Giuseppe Marino e Gemma Gesualdi come presidente della benemerita Associazione Brutium. Di particolare significato spirituale è stato l’augurio che il Santo Padre, Papa Francesco, ha voluto inviare all’autore del volume attraverso il ministero dell’Assessore alla Segreteria di Stato del Vaticano Mons. Paolo Borgia.
Il prestigioso Collegio dell’Urbe ha accolto per l’occasione personalità d’eccezione, tra cui il principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, la principessa Maria Pia Ruspoli; i principi Guglielmo e Vittoria Giovanelli Marconi, il principe Pierluigi Brancia d’Apricena, il duca Luigi Catemario di Quadri, don Carlos Canevaro dei duchi di Zoagli, la baronessa Cetty Lombardi Satriani di Portosalvo, mons. Jean Marie Gervais, il prefetto Fulvio Rocco De Marinis, l’avv. Carla Montani con Lucio Dessolis, i prof. Lorenzo Franchini e Fausto Giumetti, Carlo Sportelli, l’esperto di cultura partenopea Filippo Sallusto, la comm. Anna Maria Croce, avv. Laura Nuccetelli, Rosetta Attento, Elettra Giò Livreri e il prof. Giuseppe Frisella, l’ing. Simone Carrarini, gli attori Viorel Mitu e Lorenzo Maggi, Alessandro Sacerdoti e Franco Ventura Pileggi, lo stilista Massimo Bomba, lo scultore Giulio Gorga, gli avvocati Massimiliano Albanese e Giovanni Mascioli, il conte regista Vieri Franchini Stappo, il giornalista cav. Dario de Marchi dell'Accademia del Cerimoniale e direttore responsabile del "Giornale Diplomatico"; l’artista Stefano Veneruso che ha realizzato un videoclip dell’opera di Morabito. Erano altresì presenti alcuni rappresentanti della comunità ebraica di Roma e della Fondazione Magna Grecia, quest’ultima guidata dall’on. Nino Foti.



Fonte: Redazione