E' Luigi Mattiolo il nuovo ambasciatore in Germania

22-11-2018 15:14 -

GD - Berlino, 22 nov. 18 - A tre mesi dal saluto di Pietro Benassi, è Luigi Mattiolo il nuovo ambasciatore d’Italia nella Repubblica Federale di Germania.
Il diplomatico si è insediato in occasione della "German-Italian Innovation Conference", in ambasciata, per poi proseguire alla Fiera di Berlino.
"La comunità italiana in Germania è una delle più numerose e meglio integrate, che costituisce una dinamica fonte di arricchimento in tutti gli ambiti delle relazioni bilaterali e un'espressione vivente della nostra comune appartenenza all'Unione Europea", ha detto Mattiolo assumendo le sue funzioni di ambasciatore, "certo di potere contare sull'impegno di tutta la rete diplomatico-consolare e degli attori del Sistema Paese in Germania, come pure sulla partecipazione attiva della collettività italiana in Germania con i suoi organismi rappresentativi".
"Con altrettanto piacere" il neo ambasciatore ha salutato "i tanti tedeschi che amano l’Italia e che studiano la nostra lingua e la nostra cultura: è su questi legami di amicizia e di condivisione di valori e di cultura che poggiano le fondamenta più forti della collaborazione fra i nostri due Paesi, una collaborazione che mi impegnerò ad approfondire e ampliare in ogni settore".
"Italia e Germania hanno contribuito a fondare l’Europa unita e hanno quindi una particolare responsabilità nel collaborare a metterla in grado di far fronte alle nuove sfide e agli scenari del mondo globale", ha osservato Mattiolo. I due Paesi, ha proseguito, "condividono una collaborazione economica antica, fatta non soltanto di interscambi, ma anche e soprattutto di partenariati produttivi attraverso i quali Germania e Italia confermano il loro profilo di principali economie manifatturiere d’Europa. Una posizione resa oggi ancora più impegnativa dal crescente ruolo che rivestono la digitalizzazione dei settori produttivi e lo sviluppo dell’industria creativa, autentiche sfide ma anche straordinarie opportunità di collaborazione per le nostre relazioni economiche bilaterali".
"L’industria creativa è un altro simbolo dell’importanza dei rapporti italo-tedeschi in ogni settore della cultura e della ricerca scientifica", ha rilevato Mattiolo. "La cultura italiana e quella tedesca, pur nelle loro diversità, sono sempre state complementari e reciprocamente feconde. Dalla musica alla cultura umanistica, fino alla ricerca scientifica e tecnologica, sono infatti sempre più numerosi i docenti e gli scienziati italiani che trovano spazio negli atenei e nei centri di ricerca tedeschi. Questo fenomeno è di stimolo ai tanti giovani italiani che trovano in Germania le opportunità per realizzare i propri sogni, mettendo a frutto qui i loro talenti, nel mondo delle start up, così come nel campo della ricerca e delle arti e dando vita a un intenso scambio fra le migliori energie delle società civili dei nostri Paesi".
"È a loro in particolare che rivolgo un saluto affettuoso: sappiano che troveranno sempre aperte le porte dell’Ambasciata d’Italia a Berlino e tutte le sedi del Sistema Italia in Germania", ha concluso l’ambasciatore.
Nato a Roma nel 1957, Luigi Mattiolo si è laureato in scienze politiche e nel 1981 è entrato in carriera diplomatica.
Il primo incarico è stato alla Direzione Generale Emigrazione e Affari Sociali; poi nel 1983 è stato secondo segretario a Mosca, poi confermato con funzioni di primo segretario. Secondo segretario per l'emigrazione e gli affari sociali a Berna nel 1986, è confermato nella stessa sede con funzioni di primo segretario. Nel 1988 è primo segretario a Belgrado, dove è confermato con funzioni di consigliere.
Rientrato a Roma, è alla Direzione Generale del Personale e poi fuori ruolo per prestare servizio presso il Segretariato del Consiglio dell'Unione Europea - Unità per la Politica Estera e di Sicurezza Comune.
Nel 1997 è consigliere alla Rappresentanza permanente d'Italia all'Unione Europea in Bruxelles, dove è confermato con funzioni di primo consigliere, prima di prendere sede nel 2001 alla Rappresentanza permanente all'ONU a New York. Nel 2004 è rientrato alla Farnesina alle dirette dipendenze del direttore generale per l'Integrazione Europea, con l'incarico di corrispondente europeo e coordinatore delle attività inerenti alla Politica Estera e di Sicurezza Comune.
Ministro alla Rappresentanza permanente presso il Consiglio Atlantico in Bruxelles l’anno seguente, nel 2008 è nominato ambasciatore a Tel Aviv. Di nuovo a Roma, nel 2012 è a capo della Direzione Generale per l’Unione Europea. Nel 2013 è promosso al grado di Ambasciatore. Nel 2015 è ambasciatore ad Ankara, dove è rimasto sino alla sua designazione a Berlino.




Fonte: Redazione