Circolo Studi Diplomatici: il “punto" sulla difesa europea, aziende pronte all'integrazione, ma dai Governi solo parole

20-11-2018 16:24 -

GD - Roma, 20 nov. 18 - Una sempre più forte integrazione, a livello sia nazionale sia europeo, è la sola strada per lo sviluppo di una credibile industria della difesa continentale. È quanto emerso dal convegno sugli “Sviluppi della difesa europea nel contesto geopolitico internazionale”, organizzato dal Circolo di Studi Diplomatici al quale hanno partecipato, oltre a diplomatici, militari ed esperti, anche il gen. Enzo Vecciarelli, capo di stato maggiore della Difesa; l’ex ministro della difesa amm. Gianpaolo Di Paola; il presidente di Fincantieri, amb. Giampiero Massolo, e l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo.
Nessun Paese europeo, ha affermato Alessandro Profumo, può più permettersi un’industria della difesa “nazionale”, ed anche il totale della spesa europea è poca cosa rispetto alle risorse impegnate dagli Stati Uniti, più del doppio di quelle europee, che ammontano a 226 miliardi di euro, dalla Russia e dalla Cina. Risorse europee limitate che si trasformano in una “spesa inefficiente” per via dei troppi, e tutti diversi, progetti finanziati.
“Basta pensare che gli Stati Uniti hanno un solo tipo di carro armato, mentre in Europa se ne costruiscono 17. Noi abbiamo venti tipi di aerei da combattimento contro appena sei negli Usa”, ha osservato Giampiero Massolo. L’integrazione, e la semplificazione che ne conseguirebbe, è un mezzo per spendere meglio; tenendo presente, ha sottolineato il presidente di Fincantieri, che l’integrazione è importante non solo per le collaborazioni transnazionali ma deve avvenire anche all’interno dei singoli Paesi, come in Italia stanno facendo proprio Fincantieri e Leonardo.
A chi guarda al comparto della difesa come a uno spreco, il convegno ha risposto che rispetto ai tempi della "guerra fredda” la minaccia oggi "non viene più soltanto da Est ma è multilaterale e si è ingigantita”.
Il rischio, ha affermato l’amb. Roberto Nigido nel fare un bilancio del quadro geopolitico emerso dal convegno, "non è tanto un attacco all’Occidente, quanto ai valori occidentali", dalla Russia perché non riesce ad arrivarci, dalla Cina perché vuole sostituire i nostri valori con i suoi; e minacce vengono anche da Sud”. In ogni caso, la sua conclusione,”un esercito europeo non è attuabile e forse nemmeno utile, ma una capacità di difesa sì”, “solidali con gli Stati Uniti ma anche capaci di difendersi da soli”.
Il convegno del Circolo di Studi Diplomatici, di cui è presidente l’amb. Giovan Battista Verderame, si è svolto nello “Spazio Europa" di Palazzo dei Campanari, sede della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia.


Fonte: Carlo Rebecchi