CNR: ad Anacapri "Oltre la Brexit: sfide e opportunità per la ricerca scientifica tra Italia e Regno Unito"

04-10-2017 18:12 -

GD - Roma, 4 ott. 2017 - Ad Anacapri il Cnr è in corso il meeting bilaterale Italia-Regno Unito, un momento di confronto sulla governance della ricerca nei due Paesi. A pochi mesi dal referendum, rappresentanti di enti di ricerca, università e scienziati discuteranno temi chiave della ricerca nel contesto dell´uscita del Regno Unito dall´UE. I lavori si concluderanno con due sessioni dedicate alle tecnologie quantistiche e alle tecnologie innovative per il patrimonio culturale.
Al centro del Consiglio Nazionale delle Ricerche Osservatorio Cultura Ricerca Formazione Divulgazione di Anacapri (ex ´Osservatorio svedese´), si svolge il "High Level Research Italy–UK Bilateral Meeting", organizzato dal Cnr in cooperazione con il Science and Innovation Network del governo UK e l´Ambasciata Britannica Roma. Un´occasione di confronto e di diplomazia scientifica dopo il referendum del 23 giugno 2016 con cui ha preso avvio il processo di uscita del Regno Unito dall´Unione Europea.
Sul tavolo le sfide e le opportunità conseguenza della Brexit. "Questo significativo mutamento all´interno dell´Unione potrebbe ripercuotersi anche in ambito scientifico, ad esempio, sulla rappresentanza nei processi decisionali, sulla partecipazione alle linee guida e alle tematiche di Horizon 2020, su modalità e quantità dei finanziamenti a progetti di ricerca europei, in corso e futuri", spiega Massimo Inguscio, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, che oggi ha aperto i lavori dell´evento italo-britannico. "Il sistema italiano di ricerca continua ad essere a livelli eccellenti, tra i migliori in Europa, ad esempio per numero di ERC vinti e in settori fondamentali per il futuro come la cura e valorizzazione del patrimonio culturale e le tecnologie quantistiche. Al tempo stesso occorre trovare soluzioni innovative concertate con la politica di ricerca delle istituzioni per attrarre e trattenere le ricercatrici e i ricercatori migliori, italiani e stranieri. È nostro impegno dunque, invertire questo trend facendo sistema, anche attraverso la cooperazione con Paesi a elevata qualità e gestione della ricerca e dei fondi come la Gran Bretagna. La scienza è inclusiva, senza confini e si impegna ad investire sui migliori".
"La ricerca scientifica britannica esprime eccellenze in diversi ambiti a livello mondiale – ha dichiarato l´Ambasciatore britannico in Italia Jill Morris –, attrae nelle sue strutture avanzati progetti e ricercatori internazionali tra i più brillanti, e svolge un ruolo di leader nell´acquisizione di grants ERC per la ricerca di frontiera e nel coordinamento di progetti internazionali finanziati nell´ambito di Horizon 2020. Il Regno Unito potrà uscire dall´Unione Europea, ma resta ferma la determinazione del governo britannico di rafforzare ed espandere le nostre relazioni nella campo della ricerca scientifica con tutti i partner europei, Italia in primis. Voglio in proposito riconoscere il talento di moltissimi ricercatori italiani che contribuiscono in maniera significativa ai successi della ricerca Made in Britain e al progresso del sapere scientifico in senso più ampio".
La due-giorni di Anacapri vede la partecipazione di alti rappresentanti dei principali enti di ricerca, università e ricercatori dei rispettivi Paesi. Alla sessione sulla Brexit segue un approfondimento scientifico sui temi delle Quantum technologies e delle tecnologie innovative per il patrimonio culturale, aree di interesse strategico a livello nazionale per la valorizzazione dei talenti e per lo sviluppo di azioni cooperative di ricerca e innovazione, su cui è necessario ulteriormente puntare ed investire.



Fonte: CNR