Iran: Sigal P. Mandelker, sottosegretario al Tesoro USA, aziende italiane faranno scelta giusta su sanzioni

17-11-2018 09:46 -

GD - Roma, 17 nov. 18 - Gli Stati Uniti sono convinti che le aziende italiane abbiano una "chiara comprensione" di cosa sia il regime sanzionatorio USA contro l'Iran e che faranno "ancora una volta" la giusta scelta nel decidere se seguire le misure restrittive di nuovo varate da Washington. Lo ha sostenuto Sigal P. Mandelker, sottosegretario al Tesoro USA con delega alla lotta al terrorismo ed alla prevenzione dell'uso per fini illegali del sistema finanziario, parlando a Roma nell'ultimo giorno del suo tour europeo, dopo Londra, Berlino e Parigi. Un tour focalizzato proprio sul rinnovato regime contro l'Iran.
Era la prima visita di un funzionario governativo USA di così alto livello a Roma, dopo la reintroduzione piena, lo scorso 5 novembre, delle sanzioni contro il regime iraniano, in seguito al ritiro dall'accordo sul programma nucleare iraniano (Jcpoa), deciso dal presidente Donald Trump.
"Penso che le aziende italiane abbiano una chiara comprensione di cosa sia il regime sanzionatorio e hanno una scelta: avere accesso al mercato USA o a quello iraniano, in particolare per i beni delle categorie sanzionate. Hanno fatto e continuano a fare le scelte giuste", ha osservato Mandelker incontrando la stampa in ambasciata.
Il sottosegretario americano ha poi ribadito il messaggio del presidente USA: "Siamo stati molto chiari, sia con i Governi che con le imprese, sul fatto che quelli che non seguono le sanzioni saranno portati a farlo in modo aggressivo".
Nei suoi colloqui a Roma, il funzionario del Tesoro di Washington DC ha incontrato sia rappresentanti dei ministeri degli Esteri e dell'Economia e Finanze, che delle aziende italiane dei settori energetico, finanziario e del commercio, a cui è stato esposto "il rischio di fare affari con l'Iran", impegnato - secondo Washington DC - in "attività maligne e destabilizzanti", che "devono suscitare particolare preoccupazione anche in Europa". Tra queste: il finanziamento di gruppi terroristici, il programma di missili balistici e la violazione dei diritti umani.
Dagli incontri romani, definiti "molto produttivi", Mandelker ha detto che è emersa una "percezione condivisa della minaccia iraniana", ma che rimangono divergenze sull'utilità dell'accordo nucleare siglato nel 2015 dal gruppo dei 5+1 (USA, Russia, Cina, Francia, Regno Unito e Germania) e dalla UE, tutti critici sulla reintroduzione delle sanzioni americane A riguardo, nella sua tappa a Londra, il sottosegretario si era detta "non preoccupata" del 'veicolo speciale' UE, il canale di pagamento per aggirare le sanzioni americane.
Il messaggio di Washington DC nelle capitali dei "principali alleati europei", è quello di voler "trovare meccanismi addizionali, con cui si possa lavorare insieme per interrompere il comportamento dell'Iran" e per fare pressione su Teheran, affinché "si sieda al tavolo dei negoziati e si arrivi a un nuovo accordo, migliore del Jcpoa".


Fonte: Redazione