Senegal: Farnesina con "CinemArena" contro i rischi che affronta chi parte

16-11-2018 15:29 -

GD - Dakar, 16 nov. 18 - Per tutto il mese di ottobre in oltre 20 villaggi senegalesi a forte incidenza migratoria si è svolta la campagna "CinemArena" per informare attraverso il cinema un'ampia fascia della popolazione, ed in particolare i giovani e le categorie più vulnerabili, sui rischi legati alla migrazione irregolare.
L’iniziativa, finanziata dalla Farnesina attraverso il Fondo Africa 2018, è stata realizzata dall'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) con il supporto dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).
L’ambasciatore di Italia Francesco, Paolo Venier, e il rappresentante regionale dell’OIM, Richard Danziger, hanno fatto il punto sull’iniziativa che raggiungerà presto anche la Costa d’Avorio, la Nigeria, la Guinea, il Sudan per concludersi il 30 aprile in Gambia.
La campagna, ha ricordato l’ambasciatore Venier, rappresenta uno dei vari strumenti di informazione preventiva realizzati dalla cooperazione che si affianca a un'azione di più ampio respiro volta alla creazione di opportunità di lavoro ed al miglioramento delle condizioni di vita locali. "CinemaArena" aggiunge però, ha precisato il diplomatico italiano, il valore dello strumento del cinema all'aperto, da sempre particolarmente amato in regioni dove manca qualsiasi attività di intrattenimento. Nell’incontro con la stampa è stato anche mostrato un cortometraggio realizzato proprio durante la campagna informativa.
Durante il mese di attività sono stati proiettati film e documentari, oltre a testimonianze dirette di migranti, stimolando dibattiti con la popolazione locale sulle difficoltà legate alla migrazione irregolare, coinvolgendo direttamente i destinatari del progetto.
Anche il direttore della Cinematografia del Ministero della Cultura del Senegal, Hugues Diaz, e Alessandro Palumbo, in rappresentanza di AICS Dakar, hanno sottolineato l’importanza dello strumento del cinema per un approccio diretto ed efficace con le popolazioni.


Fonte: Ministero degli Esteri