ONU: per Ministero Sviluppo Economico risoluzione minaccia agroalimentare Made in Italy

13-11-2018 17:52 -

GD - Roma, 13 nov. 18 - Un risoluzione presentata all'ONU minaccia l'agroalimentare l'agroalimentare Made in Italy. Il ministero dello Sviluppo Economico "è al fianco della Rappresentanza permanente d'Italia all'ONU nel difendere il Made in Italy e le tradizioni alimentari italiane da un nuovo attacco portato avanti da un gruppo di Paesi". E' quanto si legge in una nota dello stesso Ministero che ricorda come sia stata "presentata una risoluzione che, se approvata, rischierebbe di penalizzare le eccellenze e i prodotti tipici italiani. Il nuovo documento, che si trova all'esame preliminare di un organismo interno alle Nazioni Unite, ripropone delle misure punitive, i cosiddetti semafori alimentari ed etichette penalizzanti, finalizzate all'identificazione di cibi cosiddetti 'salutari' e 'non salutari' che danneggerebbero l'export del nostro settore agroalimentare, causando un grave danno all'economia italiana anche in termini di posti di lavoro".
L'Italia, prosegue la nota ministeriale, "che già nel corso del vertice dei capi di Stato e di Governo tenutosi lo scorso 27 settembre a New York era riuscita a sventare questa minaccia, ritiene non corretta l'azione portata avanti da questo gruppo di Paesi di investire della questione direttamente l'Assemblea Generale dell'Onu che, essendo un organo di carattere politico, non possiede gli strumenti per esaminare questioni di carattere tecnico e scientifico, come nel caso delle malattie non trasmissibili".
Le eccellenze tipiche del Made in Italy agroalimentare, continua, "hanno invece effetti positivi sulla salute, come dimostra l'elevata aspettativa di vita nel nostro Paese. Grazie proprio ad uno stile alimentare equilibrato tra la popolazione si è visto, negli ultimi anni, l'obesità infantile ridursi del 12%. Più che su divieti e demonizzazione di prodotti di elevata qualità, gli organismi internazionali dovrebbero piuttosto mettere in campo strategie e politiche di informazione utili ad incoraggiare una dieta varia, come quella mediterranea, ed un sano stile di vita".
“E’ inaccettabile continuare a discutere sull’introduzione di tasse e avvisi di pericolo sui prodotti alimentari in base agli ingredienti, quando una decisione è già stata presa in seno all’ONU al massimo livello politico. Ed è altrettanto inaccettabile che la discussione venga riaperta anche da Stati membri dell’Unione europea”, ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti in merito alla presentazione all'Assemblea generale dell'ONU di una risoluzione che "esorta gli Stati Membri a adottare politiche fiscali e di regolazione che dissuadano dal consumo di cibi insalubri".
“Dopo quella dei semafori, registriamo", ha aggiunto Giansanti, "nuove iniziative infondata sotto il profilo scientifico e inopportune sul piano del metodo; perché si punta a introdurre indicatori di nocività sui prodotti destinati all’alimentazione, sulla base del contenuto di grassi, zuccheri e sale. A questo punto, chiediamo un chiarimento a livello di Consiglio UE”.
“Alla fine di settembre", ha ricordato il presidente della Confagricoltura, "proprio l’Assemblea generale dell’ONU ha approvato una risoluzione con cui, in pratica, è stato riconosciuto che sono i regimi alimentari ad essere sani o insalubri. Non i singoli prodotti”.

“La dieta mediterranea", ha concluso Massimiliano Giansanti, "è tra le più salubri, come attestato da studi medici e scientifici. Dovrebbe essere valorizzata anche a livello di organizzazioni internazionali”.



Fonte: Redazione