IIC Zagabria: mostra hi tech “Magister Giotto - la Cappella degli Scrovegni”

08-11-2018 23:47 -

GD - Zagabria, 9 nov. 18 - Arriva a Zagabria uno tra i maggiori capolavori dell'arte occidentale, la Cappella degli Scrovegni di Padova, resa fruibile grazie all'uso delle più avanzate tecnologie. Ha infatti aperto i battenti a nella capitale croata, alla Galleria del Museo Archeologico, la mostra “Magister Giotto - la Cappella degli Scrovegni”, prodotta da Cose Belle d'Italia Media Entertainment e realizzata dall'Istituto di Cultura Italiano di Zagabria.
Fino al 15 gennaio i visitatori potranno così apprezzare al meglio il senso e i dettagli degli affreschi di Giotto ed allo stesso tempo un'immagine non convenzionale dell'Italia e delle nuove frontiere della fruizione artistica.
La parte in esposizione a Zagabria è una delle sette sezioni della mostra completa “Magister Giotto”, presentata lo scorso anno a Venezia nella Scuola Grande della Misericordia in occasione dei 750 anni dalla nascita dell'artista.
Ad aprire la mostra, con un indirizzo di saluto, è stato l'Ambasciatore italiano Adriano Chiodi Cianfarani. Sono poi intervenuti il direttore dell'istituto di cultura Stefania del Bravo, i rappresentanti di Cose Belle d'Italia - ossia il direttore artistico Luca Mazzieri e il curatore Giuliano Pisani - e il Direttore del Museo Archeologico Sanijn Mihelic.
Alla mostra di Zagabria il visitatore si trova al centro di un'installazione di grande impatto evocativo che lo accompagna in un percorso critico ed emozionale sulla figura e l'opera di Giotto, focalizzata in questo caso sugli affreschi padovani. Le immagini virtuali ad altissima definizione - proiettate su tre pareti - sono accompagnate da una narrazione critica curata da Giuliano Pisani (affidata in italiano alla voce di Luca Zingaretti, ma fruibile anche in inglese e croato) e da un sottofondo musicale di Paolo Fresu.
Le immagini esaltano l'assoluta novità del linguaggio pittorico giottesco, che apre una nuova dimensione più vicina all'uomo e alla sua esistenza terrena, lontana dalla solenne fissità dell'arte medievale. I volti dei personaggi - la Cappella Scrovegni è un assoluto capolavoro in questo senso - esprimono sentimenti ed emozioni forti, percepibili immediatamente da chi le osserva. Lo spazio in cui sono collocati i personaggi è, per la prima volta, prospettico: Giotto getta così le basi per quelli che saranno i parametri fondamentali dell'arte e del pensiero classico occidentale, sviluppati e perfezionati dal Rinascimento italiano: il tempo della memoria e le geometrie perfette della prospettiva, l'artificio attraverso il quale la razionalità umana domina e stabilisce un ordine nello spazio terreno.


Fonte: Redazione