Italia-Olanda: relazioni ottime, “falchi e colombe non ci sono più”

26-05-2023 15:42 -

GD - Roma, 26 mag. 23 - Finito il tempo in cui gli olandesi “frugali” (dall'inglese “frugal”, parsimonioso) e gli italiani, per gli olandesi “spreconi” e incapaci di sfruttare al meglio le potenzialità dell'Unione Europea, si scambiavano reciproche accuse. “I falchi e le colombe non ci sono più”, ha convenuto con i suoi interlocutori italiani l'ambasciatore olandese in Italia, Willem Alexander Van Ee, intervenendo al Circolo degli Esteri alla presentazione del volume “La residenza dell'ambasciatore d'Italia nel Regno dei Paesi Bassi”, curato dall'amb. Gaetano Cortese ed edito nella prestigiosa Collana dell'Editore Carlo Colombo di Roma.
“La pandemia prima e l'invasione russa dell'Ucraina subito dopo ci hanno fatto capire che abbiamo bisogno dell'uno e dell'altro” e ora, come ha affermato con messaggio anche l'ambasciatore italiano all'Aja, Giorgio Novello, le diplomazie dei due Governi lavorano nuovamente di concerto come ai tempi migliori, cioè come quando furono fianco a fianco prima nella costruzione dell'Europa e poi, trent'anni fa, nella firma del Trattato di Maastricht. Il diplomatico italiano ha espresso ammirazione per la nuova opera editoriale dell'amb. Cortese, che tra l'altro ha retto l'ambasciata italiana all'Aja.
Risultato, questo, raggiunto attraverso un negoziato estremamente complesso ma altrettanto pragmatico che per il “negoziatore italiano” di allora, l'ambasciatore e consigliere di Stato Rocco Cangelosi, potrebbe essere oggi un modello per contribuire alla ricerca della soluzione dei gravi problemi aperti sul piano internazionale.
Nel dibattito, coordinato dal vicedirettore dell'ANSA. Stefano Polli, sono intervenuti anche lo storico Franco Perfetti, l'architetto Ketty Migliaccio e Paola Sannucci, già direttrice tecnica delle Gallerie Nazionali.
Un messaggio è stato inviato in video collegamento dall'amb. Umberto Vattani, in questi giorni a Nuova Delhi dove è in trasferta la mostra di arte contemporanea da lui creata, “The Grand Italian Vision: The Farnesina Collection”.


Fonte: Carlo Rebecchi